Una tappa molto apprezzata, con il meteo favorevole, la “prima” assoluta dell’attraversamento di Genova e un percorso tra mare e montagne. In testa ancora Vesco-Salvinelli su Alfa Romeo 6C 1750 del 1929
La seconda tappa dell’edizione 2024 della Freccia Rossa ha visto, finalmente, gli equipaggi percorrere strade molto belle e caratteristiche. Dopo la ripartenza da Torino, le oltre 440 vetture sono arrivate a Genova attraverso strade immerse nei vigneti dell’astigiano per poi transitare nella splendida cittadina di Aqui Terme. Per la prima volta nella storia della gara si è arrivati a Genova, con la sfilata per le vie del centro città sino al transito in piazza Vittoria, con controllo a timbro di fronte all’omonimo arco.
Il fascino dell’Aurelia. Usciti dal capoluogo ligure, gli equipaggi hanno costeggiato il mare per un’altra sessantina di chilometri percorrendo la mitica via Aurelia: la litorale a destra, le montagne a sinistra, un tornante dietro l’altro, una via spettacolare che il mondo ci invidia. Molto apprezzato il Passo Bracco. Il ritorno sulla costa ha visto anche l’ultimo atto ligure col passaggio da LaSpezia: dapprima il controllo a timbro e le prove cronometrate fra le imponenti fregate della Marina Militare all’interno dell’ArsenaleMilitare Marittimo, poi con un altro timbro nel cuore della città, inpiazza Verdi.
La Toscana di Puccini.In terra toscana è stata Massa ad accogliere l’arrivo delle auto d’epoca, nella splendidapiazza degli Aranci.Le vetture hanno proseguito infine lungo la Versilia fino a Viareggio, con gli edifici Liberty dellacaratteristica passeggiataa fare da cornice alle prove cronometrate. Il successivo controllo orario, che ha sancito la fine della seconda tappa, è stato a Torre del Lago Puccini, in ricordo dei cento anni dalla scomparsa del Maestro.
Duello Alfa-Lancia. La classifica aggiornata alla prova cronometrata numero 56 vede sempre il terzetto di equipaggi Vesco-Salvinelli (Alfa Romeo 6C 1750 del 1929), Fontanella-Covelli (Lancia Lambda Casaro del 1927) e Aliverti-Valente (Alfa Romeo 6C 1750 del 1929) rispettivamente al primo, secondo e terzo posto.
Articolo tratto da: ruoteclassiche.quattroruote.it