La fortissima coppia bresciana su Alfa Romeo 6C 1750 del 1929 in testa dopo la prova cronometrata numero 28, seguita dalla Lancia Lambda Casaro del 1927 di Fontanella-Covelli
Un inizio scoppiettante e sotto una pioggia battente per l’edizione 2024 della 1000 Miglia. Dopo la classica partenza nel “vecchio” viale Rebuffone, le oltre 400 vetture hanno raggiunto Bergamo dove, all’interno dell’Accademia della Guardia di Finanzahanno effettuato un controllo a timbro e le prove cronometrate valide per ilTrofeodedicato al duecentocinquantesimo compleanno della Forza Militare.
Pioggia e uno spiraglio di sole.All’uscita da Bergamo delle prime auto storiche il cielo ha cominciato ad aprirsi, concedendo a tratti qualche debole spiraglio di sole. Dopo 100 chilometri, gli equipaggi hanno raggiunto il centro storico di Novara per il controllo timbro nei pressi delTeatro Coccia, mentre in Piazzale Edmondo Mornese, a fianco delloStadio Silvio Piola, si è tenuto il controllo orario che ha chiuso il primo settore di gara. Gli equipaggi si sono poi addentrati nella pianura novarese e, all’altezza di Casalino, tranquillo centro agricolo a metà strada fra Novara e Vercelli, hanno affrontato un blocco da 8 prove cronometrate a tratti disturbate da scrosci di pioggia abbastanza intensi.
Torino, una tappa storica. Raggiunta Vercelli e dopo il controllo Timbro inpiazza Cavour, le auto d’epoca hanno attraversato il centro città sfilando al cospetto della Basilica di Sant’Andrea, l’esempio più longevo di architettura gotica piemontese. L’avvicinamento a Torino (dove la “vera” 1000 Miglia transitò nelle edizioni del 1947 e 1948), dopo i tratti molto complicati (per il traffico intenso) dell’area milanese, ha concesso agli equipaggi piacevoli momenti di guida in campagna.
Il calore del pubblico.Una volta concluse le attività di gara a Settimo Torinese, sotto una leggera pioggia, le auto sono state scortate dalla Polizia Locale fino al centro: attraversati i Giardini Reali, i gioielli prodotti fra il 1927 e il 1957 sono tornati a salutare il cuore dell’ex capitale italiana, costeggiando Palazzo Madama e il Palazzo Reale inpiazza Castello. A seguire il passaggio in via Roma fino a piazza San Carlo, dove le vetture sono state presentate al pubblico, che per tutto il tratto piemontese si è dimostrato molto caloroso e non si è smentito nella piazza centrale, affollando il palco allestito per l’occasione. A rendere la serata ancor più speciale è stato il colpo d’occhio della Mole Antonelliana, che per l’occasione si è illuminata della Freccia Rossa.
Classifica, un deja vu. La classifica aggiornata alla ventottesima prova cronometrata vede in testa l’Alfa Romeo 6C 1750 SS del 1929 di Andrea Vesco e Fabio Salvinelli, tallonati dalla coppia piacentina formata da Gianmario Fontanella e Annalisa Covelli sulla Lancia Lambda Casato VII serie del 1927 e da Aliverti-Valente su Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato del 1929.
Articolo tratto da: ruoteclassiche.quattroruote.it