Una Mille Miglia memorabile. Con cinque giorni di gara, il passaggio sotto le guglie a Milano e l’omaggio a Bergamo Brescia Capitale. Ma anche con una notte bianca che accenderà il cuore della città sabato sera. Basterebbe tutto questo per definire quella del 2023 un’edizione speciale. Ma poi c’è anche il «core business», le auto.
Il Villaggio in piazza Vittoria è aperto oggi dalle 10 alle 20 per dare corso alla punzonatura (si possono seguire le operazioni durante la diretta di Teletutto dalle 16 alle 18), ma le auto potranno essere ammirate anche nelle altre vie del centro. Al Paddock del Brixia Forum dalle 10 alle 19 prosegue la consegna dei numeri di gara che si chiuderà martedì mattina. Alle 18 invece sarà celebrata la Messa in Cattedrale: seguirà l’immancabile rito di benedizione delle vetture.
Saranno 405 i gioielli a quattro ruote che prenderanno il via. E ben 74 saranno gli esemplari che hanno preso parte alla Mille Miglia di velocità disputata tra il 1927 e il 1957. Scorrendo la lista, a fianco dell’Alfa Romeo che schiererà 47 esemplari, da segnalare alcuni modelli del più raffinato artigianato degli anni ’40 (Osfa, Ermini, Stanguellini, Moretti, Paganelli, Gilco e Bandini) e una rara Itala del 1929. Oltre al gruppo di potenti fuoriserie come Bugatti, Ferrari, Maserati, Mercedes-Benz e Osca, sfileranno modelli di utilitarie come Goliath, Fiat e Renault.
Nel centro cittadino arriveranno poi equipaggi dai quattro angoli del pianeta. La rappresentanza più nutrita è quella degli olandesi con 121 presenze. A seguire gli Usa con 65, la Germania con 59, il Belgio con 55 e il Regno Unito con 51.
In occasione del Centenario dell’Aeronautica Militare, in ognuna delle giornate di gara sarà inserito un luogo simbolico: l’Aerobase di Ghedi, gli aeroporti di Pisignano e Piacenza San Damiano, il Museo storico dell’aeronautica a Vigna di Valle e il Comando 1ª Regione Aerea di Milano.
La Freccia Rossa sarà accompagnata anche quest’anno dalla 1000 Miglia Green, dal Ferrari Tribute e dalle Supercar di 1000 Miglia Experience.
Articolo tratto da: www.giornaledibrescia.it