1000 Miglia e virus, chiusi centri storici di Brescia. Corsa agirà in una “bolla”

Entro martedì si deve trovare un percorso alternativo al centro. Situazione in evoluzione con i dati pandemici.

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(red.) Mentre la Lombardia, con casi peggiori soprattutto nel milanese e in Brianza, da qualche giorno sta di nuovo guidando la drammatica classifica del contagio da Covid-19 in Italia e da oggi, sabato 17 ottobre, scatta la nuova ordinanza regionale più restrittiva, dal prossimo 22 al 25 ottobre è prevista la corsa delle auto storiche della 1000 Miglia con partenza e arrivo a Brescia. Era in programma lo scorso maggio, ma visto il lockdown e tutte le disposizioni del caso, è stata rinviata a questo autunno. Tuttavia, l’esplosione dei nuovi casi positivi proprio in questi giorni ha fatto porre un’attenzione ancora maggiore sulla “corsa più bella del mondo”.

Ieri, venerdì 16 ottobre, in prefettura il prefetto Attilio Visconti ha convocato il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica incontrando i vertici dell’organizzazione e posto una serie di limitazioni. Su tutte, il divieto di assembramenti con chiusura dei centri storici al passaggio della corsa e alle 400 auto in transito. Per questo motivo è stato chiesto all’organizzazione di individuare entro martedì 20 ottobre un percorso alternativo. Non ci saranno nemmeno le Frecce tricolori considerando che sono un evento a forte rischio assembramento. E senza dimenticare, come è emerso dal vertice di ieri, che i dati epidemiologici potrebbero anche indurre, come soluzione estrema, a cancellare la manifestazione.

Situazione che ovviamente non sperano l’amministratore delegato di 1000 Miglia Srl Alberto Piantoni e il presidente Franco Gussalli Beretta visto che in questo fine settimana in città arriveranno i primi equipaggi dall’estero. Dall’incontro di ieri è anche emerso che il prefetto si metterà in contatto con le altre prefetture dei paesi teatro del transito della corsa per capire l’evoluzione della situazione. Gli organizzatori hanno informato del fatto che l’intera corsa agirà come in una sorta di “bolla” e un protocollo di sicurezza senza precedenti. Ma questo incide anche su altri appuntamenti, come il trofeo Gaburri che viene cancellato insieme alla festa finale, mentre i pranzi delle varie giornate saranno a turno. Non ci saranno nemmeno le varie postazioni per i fotografi e cineamatori, il tutto coperto dall’agenzia Ansa. Nel frattempo, come nota di colore, le Poste italiane mettono a disposizione un annullo filatelico dedicato alla corsa.

Articolo tratto da: www.quibrescia.it