Sotto gli occhi del mondo: la settimana della Mille Miglia

concorrenti hanno al seguito accompagnatori, media, profili sui social dai quali rilanceranno l’immagine di Brescia: il bello (moltissimo) e il brutto che troveranno

di Massimo Tedeschi

Lapresse

Questa settimana Brescia sarà sotto gli occhi del mondo. È bene ricordarselo. È utile ripeterlo. Mille Miglia, per l’edizione del 90esimo, porterà a Brescia 440 equipaggi (e relativo seguito) da 36 Paesi. I partecipanti italiani sono maggioranza relativa (26% del totale) seguiti da nutrite pattuglie di olandesi (104), tedeschi e britannici (69). I concorrenti hanno al seguito accompagnatori, media, profili sui social dai quali rilanceranno l’immagine di Brescia: il bello (moltissimo) e il brutto (speriamo poco) che troveranno, i segni di accoglienza e quelli di inospitalità, gli scorci memorabili e gli episodi disdicevoli. Non basterà stendere tappeti rossi alle troupe televisive: oggi via social ognuno è inviato, testimonial, embedded nella Leonessa. C’è un volume d’affari imponente mobilitato, ma c’è un capitale reputazionale ancora più ingente messo in gioco. Le stime assegnavano due anni fa a Mille Miglia srl (che organizza e gestisce la corsa) un capitale di 28 milioni di euro a cui va aggiunto il valore del marchio pari a 15,3 milioni: un patrimonio dell’Aci Brescia, un «tesoretto» della città. Tutto ciò cresce se la città sa offrire di sé un’immagine accogliente, moderna, europea. La concomitanza con la mostra delle opere di Paladino dovrebbe aiutare. Le iniziative collaterali – dal Conservatorio al Moca – indicano scelte di qualità. Ma certo si potrebbe fare di più: la Mille Miglia potrebbe essere l’occasione per dimostrare che la Leonessa resta terra di automotive mettendo in mostra prodotti d’avanguardia, siano essi di brevettazione universitaria o di produzione industriale. Senza contare gli eventi spettacolari che potrebbero esaltare i palcoscenici della città. Una predisposizione generale e trasversale all’accoglienza potrebbe poi moltiplicare l’effetto-Mille Miglia. Questa attitudine fa capo a tutti: privati cittadini e pubblici ufficiali. Sulla corsa pende la minaccia di sciopero dei dipendenti comunali (dunque dei vigili urbani) che, se attuata, metterebbe la città nel caos. Senza entrare nel merito della vertenza, e confidando nella ragionevolezza di tutti gli attori, siamo sicuri che nei prossimi giorni Brescia offrirà il meglio di sé. Ai dipendenti comunali, vigili in primis , un messaggio: il giorno in cui metteranno in cima alle proprie richieste corsi intensivi di lingue straniere per essere pronti ad accogliere il mondo a Brescia, ebbene allora le loro rivendicazioni avranno tutta la nostra comprensione. Di più: avranno l’appoggio di tutta la città.

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