Poker di trionfi con l’Alfa Romeo del 1929. Gara
combattuta. Sul podio Gianmario Fontanella e Anna Maria Covelli su
Lancia del 1927 e Alberto Aliverti e Stefano Valente con un’altra Alfa
sempre del 1929
Andrea Vesco e Fabio Salvinelli vincono la 1000 Miglia 2024 a bordo della Alfa Romeo 6c 1750 SsSpider Zagato del 1929. Per loro è il quarto centro consecutivo. Si è così concluso il tour the force di 2.200 chilometri della 1000 Miglia 2024. I 421 equipaggi concorrenti, con i loro gioielli d’epoca costruiti fra il 1927 e il 1957, hanno percorso il classico tracciato da Brescia a Roma e ritorno in senso antiorario. A ospitare i traguardi di tappa sono state Torino (per la prima volta nella sua storia), Viareggio, la Capitale e San Lazzaro di Savena, prima del ritorno a Brescia con l’ultima passerella dalla pedana di Viale Venezia.
SETTE VITTORIE – Se i centri per con Salvinelli sono quattro, per Vesco si tratta per la verità della quinta vittoria di fila (su 7 totali), avendo trionfato anche nel 2020 in coppia col padre. “Siamo felici, come potremmo non esserlo – il commento a caldo di Andrea Vesco –. Ci prepariamo per fare grandi cose e siamo contenti perché quest’anno siamo stati davanti sin dalla prima prova e abbiamo sempre mantenuto il vantaggio. Abbiamo fatto grandi risultati e ora ci godiamo questa vittoria”.
Il podio
Se i campioni in carica sono stati cannibali sin dal primo blocco di prove del Castello di Brescia, alle loro spalle c’è stata battaglia: alla fine però, Gianmario Fontanella e Anna Maria Covelli si aggiudicano un meritato secondo posto con la loro Lancia Lambda Casaro VII Serie del 1927, seguiti da Alberto Aliverti e Stefano Valente, anche loro in gara con una 6C del 1929. Vincono il Ferrari Tribute Frank Binder e Giordano Mozzi con una 296 Gts, secondi Celestino e Antonio Sangiovanni su una 812 Gts. Completano il podio Gianluigi e Federico Smussi su una F355 Gts del 1996.
Campioni per la quarta volta consecutiva a bordo della loro Alfa Romeo 6c 1750 Ss Spider Zagato del 1929
Andrea Vesco e Fabio Salvinelli ancora vincitori
alla 1000 Miglia. Si è concluso il tour the force di 2200 chilometri
della 1000 Miglia 2024. I 421 equipaggi concorrenti, con i loro gioielli
d’epoca costruiti fra il 1927 e il 1957, hanno percorso il classico
tracciato da Brescia a Roma e ritorno in senso antiorario, come fecero
gli eroi delle prime edizioni della 1000 Miglia di velocità. A ospitare i
traguardi di tappa sono state Torino (per la prima volta nella sua
storia), Viareggio, la Capitale e San Lazzaro di Savena, prima del
ritorno a Brescia con l’ultima passerella dalla pedana di Viale Venezia.
Andrea Vesco e Fabio Salvinelli hanno
compiuto un’impresa intentata nella storia della Corsa più bella del
mondo, laureandosi campioni per la quarta volta consecutiva a bordo
della loro Alfa Romeo 6c 1750 Ss Spider Zagato del 1929: un primato che
sarà difficile da eguagliare in futuro. Per Vesco si tratta per la
verità della quinta vittoria di fila (su 7 totali), avendo trionfato
anche nel 2020 in coppia col padre. “Siamo felici, come potremmo non
esserlo! – il commento a caldo di Andrea Vesco – ci prepariamo per fare
grandi cose e siamo contenti perché quest’anno siamo stati davanti sin
dalla prima prova e abbiamo sempre mantenuto il vantaggio. Abbiamo fatto
grandi risultati e ora ci godiamo questa vittoria”.
Se i campioni in carica sono stati cannibali sin dal primo blocco di prove del Castello di Brescia, alle loro spalle c’è stata battaglia: alla fine però, Gianmario Fontanella e Anna Maria Covelli si aggiudicano un meritato secondo posto con la loro Lancia Lambda Casaro VII Serie del 1927, seguiti da Alberto Aliverti e Stefano Valente, anche loro in gara con una 6C del 1929. Vincono il Ferrari Tribute Frank Binder e Giordano Mozzi con una 296 GTS, secondi Celestino e Antonio Sangiovanni su una 812 GTS. Completano il podio Gianluigi e Federico Smussi su una F355 GTS del 1996. Mirco Magni e Alessandro Ferruta si aggiudicano il primato nella 1000 Miglia Green con una Polestar 2, la 1000 Miglia Experience invece va a Ismaele e Marco Luigi Ghilardelli su una Mercedes Amg Gt C.
La carovana ha raggiunto l’arrivo nella città di Brescia dopo oltre duemila chilometri per le strade d’Italia.
Brescia raggiunta. La quarantaduesima rievocazione
della Freccia Rossa si è conclusa con l’arrivo della lunga fila di auto
nella città lombarda, dove martedì avevano preso il via. Sono stati
percorsi oltre duemila chilometri passando da città incantevoli d’Italia
e smuovendo la passione che persone di ogni età provano per le quattro
ruote. Dalle auto più anziane dell’anteguerra sino alle “giovani” degli
anni ’50, tutte hanno lasciato una scia di ammirazione e contemplazione,
riproponendo ricordi d’infanzia o incuriosendo i più giovani. La
quinta tappa, quella da Bologna a Brescia, è stata davvero emozionante.
Sarà stato per il sole che ha scaldato la giornata o per i bei paesaggi
della pianura padana e del lago di Garda ma sicuramente ha fatto del suo
il calore che italiani e stranieri hanno trasmesso al passaggio delle
auto nelle città. Lunghi cordini di gente hanno accolto le vetture a
Ferrara, Bovolone e Villafranca di Verona. Centinaia di migliaia di
persone a Sirmione, Desenzano del Garda, Valtenesi e Salò. Una tappa
unica resa indimenticabile dal calore delle persone che hanno assistito
al passaggio delle vetture da qualsiasi posto, sino fermi al ciglio
della strada o ai distributori di benzina. Una sfilata che sembrava
celebrare degli eroi che in cinque giorni hanno percorso oltre duemila
chilometri, 2.032,97 per l’esattezza, partendo da Brescia e passando per
Torino, Viareggio, Roma e Bologna (oltre a numerose altre città e
paesi) facendo poi ritorno alla città lombarda. L’arrivo sulla
pedana in Viale Venezia a Brescia è stato celebrato dalla presenza di
numerose autorità che hanno fatto i complimenti agli equipaggi. Ricordiamo
che a questa edizione hanno partecipato equipaggi provenienti da 33
nazioni (l’Italia il paese col maggior numero di concorrenti) a bordo di
vetture delle quali ben 71 hanno preso parte alla storica 1000 Miglia
di velocità.
Pillole di AMG GT 63 e AMG A45 S
Sono sportive ma anche auto adatte per viaggiare. I due esemplari della Stella a tre punte che abbiamo guidato per oltre duemila chilometri sono delle super sportive ma anche delle vetture adatte per percorrere lunghe distanze. AMG GT 63 ha dimostrato di avere un’elevata abitabilità e un bagagliaio di 321 litri, fiore all’occhiello per un’auto del genere. Mentre la AMG A45 S ha stupito per il comfort di bordo e i consumi rilevati in un percorso misto (9,6 litri per 100 km) nonostante i 421 cv di potenza.
Per il quinto anno consecutivo, Andrea Vesco ha
portato al trionfo la Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato, quarta volta per
Fabio Salvinelli
La 1000 Miglia 2024 va in archivio con un trionfo tutto italiano, ma stavolta la notizia rischia di non essere quella della vittoria in sé quanto, piuttosto, del record che stabilisce.
Andrea Vesco e la sua Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato hanno infatti scritto ancora una volta, la quinta consecutiva, il loro nome nell’albo d’oro della gara più nostalgica del mondo, ed è soltanto uno dei numeri degni di nota che questa edizione fissa nella storia. Vesco è infatti al settimo successo personale, contando anche le edizioni 2016 e 2017, vinte con una 1750 GS, mentre per il suo navigatore Fabio Salvinelli, le vittorie consecutive sono quattro.
Mai così tanti successi consecutivi
I due sono dunque riusciti a consolidare il sorpasso, in questa particolare graduatoria, nei confronti della mitica coppia formata da Giuliano Canè e Lucia Galliani, che era riuscita a ottenere “soltanto” una tripletta dal 1998 al 2000, ma che detiene ancora il primato dei successi totali con ben 10 edizioni vinte tra il 1992 e il 2010. Primato che i due intendono provare a rafforzare riprendendo la strada nel 2025.
l Podio
La classifica non ha mai riservato particolari sorprese, salvo qualche avvicendamento tra la seconda e la terza tappa. Dietro Vesco e Salvinelli, dominatori sin dalla prima giornata, si sono piazzati Gianmario Fontanella e Anna Maria Covelli sulla loro Lancia Lambda VII Casaro, seguiti da Alberto Aliverti e Stefano Valente su un’altra Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato.
La classifica finale della 1000 Miglia 2024 – La top 10
Posizione
Equipaggio
Vettura
1
Vesco – Salvinelli
Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato
2
Fontanella – Covelli
Lancia Lambda Casaro VII Serie
3
Aliverti – Valente
Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato
4
Turelli – Turelli
O.M. 665 S MM Superba 2000
5
Erejomovich – Llanos
Alfa Romeo 6C 1500 SS
6
Riboldi – Riboldi
O.M. 665 S Superba 2000
7
Tonconogy – Ruffini
Alfa Romeo 6C 1750 GS Zagato
8
Patron – Patron
Alfa Romeo 6C 1750 SS Young
9
Peli – Peli
Alfa Romeo 6C 1750 GS Zagato
10
Sisti – Gualandi
Lancia Lamba Spider Tipo 221 C
Alfa Romeo ancora sugli scudi
Se per i piloti è un risultato da record, in Casa Alfa Romeo si festeggia ancora di più, per ché sono ben 10 anni di fila che il primo posto alla 1000 Miglia storica va a una vettura del biscione, anzi, a essere precisi, a un membro della famiglia 6C.
La “nostra” 1000 Miglia
Noi di Motor1 abbiamo, ancora una volta, seguito la gara da vicino, anzi, dall’interno, grazie ad Andrea Farina che ha preso parte alla maratona in coppia con Davide Cironi su una bellissima Alfa Romeo 1900 Super Sprint appartenente all’Heritage Hub di Stellantis.
I nostri, che hanno raccontato ogni tappa “dall’interno”, hanno gareggiato con il numero 405 e hanno terminato in 223sima posizione, su un totale di quasi 360 vetture partecipanti e con un gran numero di equipaggi “veterani” al via. Niente male considerando il constante impegno nel documentare e condividere sui social le fasi della gara.
Le nuova Alfa e Lancia
Da ricordare, inoltre, che la 2000 Miglia 2024, come da tradizione, è stata passerella d’eccezione per alcune vetture moderne, tra cui le ultime novità di due marchi di spicco del Gruppo Stellantis che sono, inutile, dirlo, anche i più rappresentati dalle vetture classiche in gara, ovvero Alfa Romeo e Lancia. Hanno infatti debuttato davanti al grande pubblico la nuova Alfa Romeo Junior e Lancia Ypsilon.
L’albo d’oro della 1000 Miglia (ultime 10 edizioni)
Anno
Equipaggio
Vettura
2024
Vesco – Salvinelli
Alfa 6C 1750 SS Zagato 1929
2023
Vesco – Salvinelli
Alfa 6C 1750 SS Zagato 1929
2022
Vesco – Salvinelli
Alfa 6C 1750 SS Zagato 1929
2021
Vesco – Salvinelli
Alfa 6C 1750 SS Zagato 1929
2020
Vesco – Vesco
Alfa 6C 1750 SS Zagato 1929
2019
Moceri-Bonetti
Alfa Romeo 6C 1500 SS 1928
2018
Tonconogy – Ruffini
Alfa 6C 1500 GS T. Fissa 1933
2017
Vesco – Guerini
Alfa Romeo 6C 1750 GS 1931
2016
Vesco – Guerini
Alfa Romeo 6C 1750 GS 1931
2015
Tonconogy – Berisso
Bugatti T40 1927
A proposito della 6C 1750
Le Alfa Romeo a sei cilindri sono una delle famiglie più celebrate, non soltanto dai successi sportivi. Nate nel 1927 con la 1500 RN, si sono sviluppate negli anni successivi con le 1750, 1900 e 2300, quest’ultima nata per rimpiazzare la “fortissima” ma costosa 8C 2300 a otto cilindri. A differenza di quest’ultima, che era un’auto progettata sostanzialmente per le corse, le 6C sono nate come vetture stradali dal piglio decisamente sportivo e nelle loro numerose varianti e interpretazioni, si sono fatte onore in molte competizioni.
La 6C 1750 SS, che sta per Super Sport e debutta nel 1929, è una delle più celebri: il motore da 1.752 cc è lo stesso delle varianti Sport, e Gran Turismo, con distribuzione a doppio albero a camme in testa, basamento in alluminio e blocco cilindri e teste in ghisa.
Si distingue per il rapporto di compressione portato da 5,75:1 a 6,50:1 e il carburatore a doppio corpo che elevano la potenza da 55 a 64 CV, (si arrivava a 80 CV nella versione con compressore Roots). Ha poi il passo corto da 2,745 mm e carrozzerie leggere in questo caso tra cui le più celebri sono quelle realizzate da Zagato.
Le oltre 400 vetture hanno sfilato in alcuni dei posti più significativi, per storia e bellezza, delle due regioni italiane. In testa sempre Vesco-Salvinelli su Alfa Romeo 6C1750, domani l’arrivo a Brescia
Andrea Vesco e Fabio Salvinelli sono i principali indiziati per la vittoria della 1000 Miglia edizione 2024. Dopo la prova cronometrata numero 132, sono saldamente in testa, seguiti da Fontanella-Covelli e da Aliverti-Valente. Mancano poche prove, tutto si gioca nell’ultima giornata di gara.
Di prova in prova. Quella di oggi è stata una tappa molto lunga ma estremamente piacevole. Ripartiti da Roma, i concorrenti hanno effettuato un controllo orario a Solomeo e hanno lambito il Lago Trasimeno. Poi l’ingresso in territorio senese col timbro a Sinalunga, in Valdichiana, e una serie di impegnative prove cronometrate a San Gimignanello. Prima della seconda prova di media di giornata, le auto hanno sfilato nel centro di Asciano, nel cuore dell’antico centro etrusco. I panorami che si sono susseguiti in queste terre sono stati veramente spettacolari, fra incredibili distese di colline verdi e dorate con tanti cipressi e ulivi.
Di corsa sulla Futa e Raticosa. L’immancabile tappa da Piazza del Campo a Siena è stata come sempre molto gradita. Suggestiva la sfilata a Radda in Chianti. In Val Pesa si è tenuta la prima ed unica attività di gara fiorentina, la Prova di Media del Passo Testalepre. Qualche chilometro più a nord il Museo Viaggiante ha raggiunto Prato, città di carattere medievale, oggi centro di multiculturalità e sede di un importante distretto tessile.
Gli ultimi chilometri toscani faranno rivivere il ricordo della 1000 Miglia di velocità sui passi della Futa e della Raticosa, scenari emblematici delle imprese dei piloti del passato. L’Appennino bolognese ha ospitato le ultime prove cronometrate di giornata a Monghidoro (paese natale di Gianni Morandi), dopodiché il convoglio ha raggiunto San Lazzaro di Savena per il controllo orario con un bagno incredibile di folla in Piazza Luciano Bracci. Domani ultima giornata di gara con tappe a Ferrara, Villafranca di Verona e l’arrivo a Brescia.
Articolo tratto da: ruoteclassiche.quattroruote.it
L’Edizione 2024 della Freccia Rossa partirà da Brescia Martedì
11 Giugno e passerà da Bergamo, Novara e Vercelli prima di giungere
a Torino per il primo traguardo di tappa.
Il secondo giorno, il convoglio inizierà la discesa verso sud
scollinando le Langhe e attraversando il centro di Alba per poi fare
rotta a Genova, novità assoluta della 1000 Miglia 2024, dove gli
equipaggi sosteranno per il pranzo. Continuando sulla costa tirrenica,
la gara arriverà fino all’arrivo di Viareggio.
La terza tappa vedrà la discesa verso la Capitale: inizialmente la
corsa virerà verso l’entroterra passando da Lucca, poi tornerà sulla
costa a Livorno fino al break del pranzo a Castiglione della Pescaia.
Nel pomeriggio il passaggio da Grosseto, l’ingresso nel Lazio, il Lago
di Bolsena e la conclusione a Roma in via Veneto.
Con la quarta tappa gli equipaggi risaliranno fino a Orvieto e poi Solomeo, sede del pranzo. Dopo il break sarà il turno di Siena e Prato e dei passi della Futa e della Raticosa, che precederanno l’arrivo a Bologna. Nella giornata finale di Sabato 15 Giugno il percorso toccherà Ferrara e Mantova, poi il Lago di Garda con la Valtenesi e Salò per finire con la classica passerella in Viale Venezia.
È stato il Controllo Orario di ripartenza da Solomeo a inaugurare il dodicesimo settore di gara. Una volta passata la sponda del Lago Trasimeno, poi, il serpentone ha percorso altri 40 chilometri, fino all’ingresso in territorio senese col timbro a Sinalunga, definita il balcone sulla Valdichiana, che sembra stendersi ai piedi della cittadina per compiacere gli occhi di chi vi passa. Immersi nelle splendide Crete Senesi, gli equipaggi hanno effettuato delle Prove Cronometrate a San Gimignanello. Prima della seconda Prova di Media di giornata, il convoglio è passato poi dal centro di Asciano, nel cuore dell’antico centro etrusco. I panorami che si sono susseguiti in queste terre sono stati mozzafiato, fra immense distese di colline verdi e dorate baciate dal sole, cipressi e ulivi. L’immancabile tappa da Piazza del Campo a Siena è stata come sempre apprezzatissima sia dai partecipanti, che in attesa del C.O. sono scesi dalle loro auto per immortalarsi nella Piazza del Palio, sia dalla città, che ha acclamato gli equipaggi fra le vie del centro. Lasciata Siena, la zona del Chianti ha continuato a regalare ai concorrenti paesaggi collinari, caratteristici di questa quarta tappa tanto bella quanto impegnativa. A Poggio San Polo si sono tenute altre 7 Prove Cronometrate, dopodiché Radda in Chianti ha accolto la manifestazione per un Controllo Timbro. In Val Pesa si è tenuta la prima ed unica attività di gara fiorentina, la Prova di Media del Passo Testalepre. Qualche chilometro più a nord il Museo Viaggiante ha raggiunto Prato, città di carattere medievale, oggi centro di multiculturalità e sede di un importante distretto tessile. Gli ultimi chilometri toscani faranno rivivere il ricordo della 1000 Miglia di velocità sui passi della Futa e della Raticosa, scenari emblematici delle imprese dei piloti del passato. L’alto Appenino bolognese ha ospitato le ultime Prove Cronometrate di giornata a Monghidoro, dopodiché il convoglio ha raggiunto San Lazzaro di Savena per il Controllo Orario che ha concluso questa lunghissima quarta tappa. Come avvenuto a Torino martedì, dopo il C.O. in periferia, la città ha dato il benvenuto alla manifestazione in centro, in Piazza Luciano Bracci. La classifica, aggiornata alla Prova Cronometrata 132, conferma Andrea Vesco e Fabio Salvinelli primi con la loro Alfa Romeo 6C 1750 Ss Zagato del 1929. Secondi Fontanella e Covelli, con la Lancia Lambda Casaro del 1929, terzi Aliverti e Valente, anche loro con una 6C del 1929. Quarti i Turelli su una O.M. 665 Smm Superba 2000 Cm3 del 1929. Frank Binder e Giordano Mozzi sono in testa al Ferrari Tribute, seguiti da Sangiovanni-Sangiovanni su una 812 e da Vergamini-Fabrizi su una SF90 Spider. Scivolano quarti gli Smussi.
Articolo tratto da: www.sportmediaset.mediaset.it/
Gli scatti più belli della terza tappa della 1000 Miglia che dal meraviglioso lungomare di Viareggio è giunta nella Città Eterna
Si è svolta ieri la terza tappa della 1000 Miglia, con destinazione Roma. Partita da Viareggio, la carovana ha virato verso l’entroterra passando da Lucca per poi attraversare Pontedera, Rosignano Marittimo, Bibbona, Castagneto Carducci, fino a raggiungere Castiglione della Pescaia, gioiello da scoprire che offre un’incredibile combinazione di mare, natura e storia. Nel pomeriggio l’ingresso nel Lazio con il passaggio per Marta – un villaggio di pescatori affacciato sulle rive meridionali del Lago di Bolsena, il più grande lago di origine vulcanica d’Europa – e poi Ronciglione, famoso per il suo Carnevale e lo scorso anno eletto il borgo più bello d’Italia. E come sempre in quasi cent’anni di storia la Corsa più bella del mondo non poteva che giungere nella Città più bella del mondo: Roma. L’arrivo in Via Veneto è una festa per tutti e le vetture Alfa Romeo vengono immortalate dagli smartphone degli appassionati che ne attendono il passaggio. Sembra di rivedere i flash dei paparazzi degli anni ‘50, quando le Alfa Romeo accompagnavano dive e attori nelle notti della Dolce Vita.
Le auto in gara
Alfa Romeo 1900 Sport Spider, prestigioso prototipo di barchetta firmato da Franco Scaglione per la carrozzeria Bertone e sviluppato a partire dalla “1900”, è la vettura che segna la ripartenza dell’Alfa Romeo nel Dopoguerra. Il già sofisticato quattro cilindri della “1900” viene elaborato e portato ad erogare una potenza di 138 cavalli che, con i soli 880 kg di peso, consentono al prototipo 1900 Sport Spider di raggiungere i 220 km/h. Questa rarissima Alfa Romeo della collezione di Stellantis Heritage, proveniente dal Museo Alfa Romeo di Arese, ha già partecipato numerose volte alla rievocazione della storica 1000 Miglia. Al volante nell’edizione di quest’anno troverà posto l’ex pilota Nicola Larini, che ha gareggiato anche in Formula 1, ma che tutti gli Alfisti ricordano per l’indimenticabile vittoria nel DTM, il Campionato Tedesco per vetture Turismo, al volante della leggendaria Alfa Romeo 155 2.5 V6 TI, che nel 1993 ha sbaragliato la più agguerrita concorrenza tedesca. In coppia con Larini ci sarà il suo amico Luca Ciucci, appassionato regolarista nonché membro di un ente pubblico legato al mondo automotive.
Alfa Romeo 1900C Super Sprint, la preferita dai gentleman driver degli anni Cinquanta e assemblata dall’atelier milanese Touring Superleggera, è anch’essa derivata dalla “1900”, ma dotata di un motore potenziato, pensato per dare la giusta scarica di adrenalina a chi ama le prestazioni. La 1900 Super Sprint era considerata dai piloti e dalle scuderie private dell’epoca una vettura efficace per ottenere la vittoria di classe: tenuta di strada, velocità e affidabilità erano le caratteristiche che la rendevano vincente principalmente in classe Turismo, ma anche tra le GT con le coupé di Touring. In questa edizione della Freccia Rossa, a bordo di questo esemplare troviamo Andrea Farina, celebre per il suo lavoro con Motor1, una delle principali testate online dedicate al mondo dei motori. Con lui, Davide Cironi, volto noto del piccolo schermo e fondatore di Drive Experience, il canale numero uno in Italia per le auto sportive.
Oggi la Freccia Rossa partirà dalla Toscana per arrivare nel Lazio, dove sfilerà lungo le vie più iconiche della città eterna
Quanto sei bella Roma quand’è sera. La Freccia Rossa arriverà nella capitale oggi, giovedì 13 giugno, verso le 20.30, dopo aver percorso verso sud la costa tirrenica, parte della Maremma e dell’entroterra laziale.
Potete seguire l’arrivo a Roma questa sera dalle 20.30 su Teletutto (canale 16 del digitale e in streaming su teletutto.it e giornaledibrescia.it). Dal salottino in Areadocks, Maddalena Damini commenterà l’arrivo di tappa in collegamento con l’inviato Andrea Cittadini. Ospiti: il direttore di Brescia Musei Stefano Karadjov, il cantante Charlie Cinelli, la giornalista Erica Bariselli e il prorettore del Politecnico di Milano Giuliano Noci.
Toscana
Il controllo orario di partenza della terza tappa è stato ospitato nella Cittadella del Carnevale a Viareggio, mentre le prime prove cronometrate sono state effettuate tra le mura di Lucca.
Giunti nella provincia di Pisa, ecco il ritorno del controllo timbro a Pontedera.
Poi gli equipaggi sono tornati ad affacciarsi sulla costa toscana dove, attraverso la Strada del Romito, hanno raggiunto Castiglioncello, Rosignano Marittimo e Casale Marittimo.
Dopo le terre del maestro Puccini, la carovana ha attraversato i territori del Carducci: il celebre viale dei «bei cipressetti» di Bolgheri e Castagneto Carducci.
E ancora Monteverdi Marittimo e Giuncarico, nella Maremma, prima della sosta per il pranzo a Castiglione della Pescaia.
Lazio
Nel pomeriggio le «vecchie signore» sfrecceranno sulle sponde del lago di Bolsena. A Viterbo controllo orario ai piedi del Palazzo dei Papi, mentre le ultime prove cronometrate saranno sui monti Cimini, affacciati sulle sponde del lago di Vico.
Nel borgo di Ronciglione ci sarà invece l’ultimo controllo timbro, prima dell’arrivo a Roma, con il controllo orario nel parco di Villa Borghese, il passaggio sulla pedana di via Vittorio Veneto e la sfilata lungo le vie più iconiche della città eterna.
Una tappa molto apprezzata, con il meteo favorevole, la “prima” assoluta dell’attraversamento di Genova e un percorso tra mare e montagne. In testa ancora Vesco-Salvinelli su Alfa Romeo 6C 1750 del 1929
La seconda tappa dell’edizione 2024 della Freccia Rossa ha visto, finalmente, gli equipaggi percorrere strade molto belle e caratteristiche. Dopo la ripartenza da Torino, le oltre 440 vetture sono arrivate a Genova attraverso strade immerse nei vigneti dell’astigiano per poi transitare nella splendida cittadina di Aqui Terme. Per la prima volta nella storia della gara si è arrivati a Genova, con la sfilata per le vie del centro città sino al transito in piazza Vittoria, con controllo a timbro di fronte all’omonimo arco.
Il fascino dell’Aurelia. Usciti dal capoluogo ligure, gli equipaggi hanno costeggiato il mare per un’altra sessantina di chilometri percorrendo la mitica via Aurelia: la litorale a destra, le montagne a sinistra, un tornante dietro l’altro, una via spettacolare che il mondo ci invidia. Molto apprezzato il Passo Bracco. Il ritorno sulla costa ha visto anche l’ultimo atto ligure col passaggio da LaSpezia: dapprima il controllo a timbro e le prove cronometrate fra le imponenti fregate della Marina Militare all’interno dell’ArsenaleMilitare Marittimo, poi con un altro timbro nel cuore della città, inpiazza Verdi.
La Toscana di Puccini.In terra toscana è stata Massa ad accogliere l’arrivo delle auto d’epoca, nella splendidapiazza degli Aranci.Le vetture hanno proseguito infine lungo la Versilia fino a Viareggio, con gli edifici Liberty dellacaratteristica passeggiataa fare da cornice alle prove cronometrate. Il successivo controllo orario, che ha sancito la fine della seconda tappa, è stato a Torre del Lago Puccini, in ricordo dei cento anni dalla scomparsa del Maestro.
Duello Alfa-Lancia. La classifica aggiornata alla prova cronometrata numero 56 vede sempre il terzetto di equipaggi Vesco-Salvinelli (Alfa Romeo 6C 1750 del 1929), Fontanella-Covelli (Lancia Lambda Casaro del 1927) e Aliverti-Valente (Alfa Romeo 6C 1750 del 1929) rispettivamente al primo, secondo e terzo posto.
Articolo tratto da: ruoteclassiche.quattroruote.it