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1000 Miglia, il vertice ora è tutto bresciano

Il presidente Aldo Bonomi

L’Automobil Club di Brescia guidato da Piergiorgio Vittorini ieri ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione della 1000 Miglia srl, la società controllata che da quasi quattro anni gestisce il marchio Mille Miglia e pertanto anche la gara stessa.

All’interno del nuovo cda ci sono Aldo Bonomi e Franco Gussalli Beretta, a conferma di una linea di continuità rispetto al recente passato in cui ricoprivano la carica di presidente e vicepresidente. Accanto a loro lavorerà Alberto Piantoni, in ragione delle sue documentate esperienze gestionali: clarense di nascita, nel suo recente passato spiccano i mandati da amministratore delegato di Richard Ginori e di Bialetti.

Quarta nomina per Simona Pezzolo De Rossi, in ragione delle sue professionalità nelle funzioni di controllo di gestione in realtà societarie: dovrebbe essere lei ad aver la delega per il controllo delle procedure interne. Quinto componente del cda è il bresciano, come del resto tutti gli altri membri, Vittorio Pedrali, indicato per le sue professionalità nell’ambito dell’organizzazione di eventi essendo stato direttore artistico di diversi teatri. A lui dovrebbe toccare la gestione dei rapporti istituzionali.

LA NOMINA del nuovo cda di fatto rappresenta un’inversione di tendenza rispetto al recente passato: in primis per la totale brescianità dei suoi componenti, e in secondo luogo perché con questa nomina si chiude l’esperienza a Brescia dell’amministratore delegato Andrea Dalledonne, al timone della società per anni e all’epoca fortemente voluto dal commissario Matteo Piantedosi: il professionista bolognese ha guidato la società ottenendo tre bilanci lusinghieri (l’ultimo bilancio dovrebbe chiudere con un utile netto societario superiore ai 2,7 milioni di euro). Oltre a Dalledonne non farà più parte del team di 1000 Miglia srl anche il comasco Emilio Bordoli.

Nel corso dell’assemlea di ieri sono anche state assegnate le prime cariche: il presidente di 1000 Miglia srl sarà Aldo Bonomi mentre Franco Beretta sarà il vice: pochi giorni dopo l’apertura delle iscrizioni per 1000 Miglia srl si tratta di una svolta importante in vista della prossima edizione che porterà i partecipanti a rivivere a 90 anni dalla prima edizione le gesta della corsa più bella del mondo.

Redazione Bresciaoggi, Daniele Bonetti

RUDOLF CARACCIOLA, IL PIÙ GRANDE PILOTA D’ANTEGUERRA

rudolf-caracciola_horizontal_lancio_sezione_grande_doppioTre campionati europei, una Mille Miglia e tante altre vittorie con Mercedes e Alfa Romeo

Rudolf Caracciola, il più grande pilota d’anteguerra

LE CORSE IN AUTO PRIMA DELLA F1: I MIGLIORI CINQUE PILOTI

Rudolf Caracciola è stato uno dei più grandi – se non addirittura il più grande – piloti d’anteguerra. È stato l’unico driver a vincere più di una volta (3) il campionato europeo d’automobilismo ed è stato il primo non italiano a conquistare la Mille Miglia. Scopriamo insieme la storia di questo mito del motorsport.

RUDOLF CARACCIOLA: LA STORIA

Rudolf Caracciola – tedesco con lontane origini napoletane – nasce il 30 gennaio 1901 a Remagen (Germania). Appassionato di auto, entra nel mondo del lavoro all’inizio degli anni ’20 come apprendista presso la Fafnir, Casa automobilistica di Aquisgrana scomparsa nel 1926.

Il debutto nel motorsport
Rudolf debutta nel mondo delle corse nel 1922 con un quarto posto di classe all’AVUS e con una vittoria sul circuito Opelbahn di Rüsselsheim ma è costretto a lasciare Aquisgrana e a trasferirsi a Dresda per lavorare come concessionario Fafnir dopo aver colpito con un pugno un ufficiale delle forze d’occupazione belghe.

Le prime vittorie
Nel 1923 Rudolf Caracciola inizia a lavorare come venditore per la Daimler, nel 1924 incontra Charlotte (la donna che diventerà sua moglie) e fino al 1925 continua a portare a casa numerosi successi in corse minori al volante di auto Mercedes.

Il mago della pioggia
La svolta nella carriera di pilota di Caracciola arriva nel 1926 con la conquista della prima edizione del GP di Germania sul circuito dell’AVUS. Riceve il soprannome di “mago della pioggia” per le sue doti di guida sul bagnato e con i soldi ricevuti per la vittoria apre una concessionaria della Casa della Stella a Berlino e si sposa con Charlotte.

Il primo trionfo a livello internazionale di Rudolf Caracciola risale al 19 giugno 1927 con il successo all’Eifelrennen sul circuito del Nürburgring. L’anno seguente, sulla stessa pista, vince il GP di Germania insieme al connazionale Christian Werner.

Le corse in salita e non solo
Nel 1930 Caracciola si ritrova costretto a chiudere la propria concessionaria Mercedes di Berlino per ragioni economiche ma si riscatta nelle gare conquistando il GP d’Irlanda e il primo campionato europeo della montagna di sempre (nella categoria sportive).

L’anno seguente – pur senza il supporto ufficiale della Casa della Stella (ritiratasi dal motorsport ma non completamente) – Rudolf Caracciola porta a casa il secondo titolo continentale della montagna e tre successi importanti in meno di due mesi (Eifelrennen, GP di Germania e AVUS). Il trionfo più rilevante arriva però alla Mille Miglia: con una SSK diventa il primo pilota straniero a conquistare la prestigiosa Brescia-Roma-Brescia.
La parentesi Alfa Romeo
In seguito al ritiro definitivo dal motorsport della Mercedes Rudolf trova un sedile all’Alfa Romeo: un anno che lo vede fischiato dagli italiani in quanto tedesco e deriso dai suoi connazionali per il fatto di guidare una vettura non teutonica. Con il Biscione si aggiudica il campionato europeo della montagna nella categoria auto da corsa, vince la sua prima gara valida per il campionato europeo di automobilismo (il GP di Germania al Nürburgring) e sale sul gradino più alto del podio all’Eifelrennen, a Lviv e a Monza.

Il primo incidente
Nel 1933 Rudolf Caracciola si ritrova senza un contratto in seguito all’abbandono delle corse da parte dell’Alfa Romeo. Insieme all’amico e collega monegasco Louis Chiron fonda una scuderia per correre con le vetture del Biscione ma durante le prove del GP di Monaco è vittima di un pauroso incidente. Nel frattempo l’ascesa al potere del Partito Nazista porta ad un ritorno nel motorsport delle due principali Case tedesche: Mercedes e Auto Union.

La tragedia e il ritorno
Rudolf nel 1934 è ancora convalescente e a febbraio perde la moglie Charlotte, scomparsa per un attacco cardiaco mentre stava sciando. Inizialmente intenzionato a ritirarsi dalla vita pubblica, torna nel mondo delle corse dopo essere stato convinto dall’amico Chiron.

Il Rudolf Caracciola che torna in Mercedes è un pilota veloce ma menomato. La sua gara migliore della stagione è in Italia: cede l’auto a Luigi Fagioli per un dolore alla gamba (più corta di 5 cm rispetto all’altra) mentre si trova in seconda posizione e il nostro connazionale riesce a tagliare il traguardo davanti a tutti.

I titoli europei
Caracciola diventa per la prima volta campione europeo di automobilismo nel 1935 grazie alle tre vittorie (Belgio, Svizzera e Spagna) sulle cinque in calendario. Nello stesso anno arrivano anche altri successi minori (Tripoli, Eifelrennen e Francia).

Nel 1936 la Mercedes – con cui Rudolf Caracciola riesce a trionfare a Monaco sotto la pioggia e a Tunisi – è talmente inferiore alle Auto Union che la Casa della Stella ritira il team a metà stagione per concentrarsi sul 1937.

Il 1937 è un anno importante per Rudolf: si sposa per la seconda volta (con Alice Hoffman-Trobeck) e porta a casa il secondo titolo continentale trionfando in Germania, in Svizzera e in Italia (tra le gare minori segnaliamo il Masaryk GP in Cecoslovacchia) con la possente Mercedes W125, dotata di un mostruoso motore 5.6 a otto cilindri sovralimentato da 650 CV.

Gli ultimi successi
Rudolf Caracciola diventa campione europeo per la terza e ultima volta in carriera nel 1938 grazie al successo nel GP di Svizzera (sotto la pioggia) e ad altri tre podi. Da non sottovalutare, inoltre, il gradino più alto del podio conquistato alla Coppa Acerbo a Pescara. L’ultimo trionfo importante risale invece al 1939 in un GP di Germania bagnato.

La Seconda Guerra Mondiale
La Seconda Guerra Mondiale cancella le competizioni automobilistiche in Europa a causa della carenza di benzina. Rudolf si stabilisce nella sua casa di Lugano insieme ad Alice e trascorre la maggior parte del conflitto a cercare di entrare in possesso – per salvarle – delle due Mercedes W165 usate nel GP di Tripoli del 1939. Le vetture arrivano nel Paese elvetico nel 1945 ma vengono confiscate dal governo svizzero in quanto proprietà tedesche.

Dopo la guerra
Nel 1946 Rudolf Caracciola viene inviato a partecipare alla 500 Miglia di Indianapolis ma durante una sessione di test è vittima di un incidente e resta in coma per qualche giorno.

Bisogna aspettare il 1952 per vederlo tornare a correre chiamato dalla Mercedes per disputare alcune gare al volante di vetture sport. In Svizzera, però, è vittima di un altro tremendo incidente con la 300 SL nel quale rimedia la frattura della gamba destra.

Gli ultimi anni
Dopo aver lasciato definitivamente il mondo delle corse Rudolf Caracciola inizia a lavorare per la Mercedes come venditore per le truppe NATO presenti in Europa. Scompare a Kassel (Germania) il 28 settembre 1959 dopo una malattia al fegato.

panorama-auto.it

Mille Miglia, guerra per il sito web: perde Aci Brescia

Il giorno 9 ottobre di quest’anno viene emesso il giudizio: “Rigetto del ricorso” presentato da Automobile Club di Brescia.

La Mille Miglia
La Mille Miglia

Brescia, 21 ottobre 2016 – La battaglia di carte bollate ricorda un po’ la storia di Davide contro Golia: il piccolo che vince contro il grande. Terreno di scontro la registrazione di un dominio internet. Golia è Automobile Club di Brescia nell’espressione di proprietaria del marchio Mille Miglia; Davide, la società Fcf Web di Giampaolo Frosi &C con sede a Gussago. Nel lontano giugno 2004 la società di Frosi – che si occupa di soluzioni web dal 2001 come recita il sito di riferimento – registra il dominio 1000miglia.com; tre anni più tardi si aggiudica il possesso di 1000miglia.biz e 1000miglia.mobi. Da par suo, Aci è titolare dall’aprile del 1998 del sito 1000miglia.it. Ed è qui che sta l’inghippo. Aci Brescia decide – il 12 agosto di quest’anno – di ricorrere a un arbitrato presso l’organizzazione mondiale della proprietà intellettuale, la Wipo, poiché ritiene che l’azienda di Frosi non abbia «alcun diritto e o interesse legittimo in merito ai nomi di dominio» registrati poiché Fcf non «è un agente autorizzato o un licenziatario», né ha mai avuto autorizzazione per utilizzare il marchio “1000 Miglia”. I siti del contendere rimandano tutti a un blog di appassionati di corse automobilistiche. Per Aci il dominio contestato può indurre in confusione.

Non solo: Aci considera anche che «ricorra malafede nella registrazione e nell’uso». Infine, ritiene che l’azienda di Gussago possa aver registrato i tre domini allo scopo di «rivenderli e ottenere così un guadagno approfittando della rinomanza del marchio “1000 Miglia”». Da parte sua, Fcf si difende ritenendo di avere interesse legittimo all’uso dei domini «in quanto il blog non svolge attività commerciale». E rimarca il fatto di non avere dato alcun incarico di vendita dei domini stessi. Il ricorso, con il il plico di accuse e repliche, viene attentamente vagliato dall’organismo internazionale.

Il giorno 9 ottobre di quest’anno viene emesso il giudizio: «Rigetto del ricorso» presentato da Automobile Club di Brescia. La firma è del dottor Edoardo Fano, avvocato, il professionista «terzo» che ha operato per conto di Wipo in questa controversia. In particolare, non viene ravvisata da Wipo alcuna attività commerciale, né il tentativo di Fcf di farsi passare per il sito ufficiale della corsa dato anche la palese diversità di layout delle pagine web. Morale della questione: le cose rimangono come sono. Aci con il suo sito 1000miglia.it al cui interno raccoglie tutto il materiale – commerciale e divulgativo – della Corsa più bella del mondo; Fcf con il suo blog 1000miglia.com e correlati frequentati da appassionati che vergano le pagine virtuali del sito con «appunti personali» sulla Freccia rossa.

Luca Degl’Innocenti – ilgiorno.net

Mille Miglia, l’Aci perde la lotta per il “dominio”

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L’Aci di Brescia perde la lotta per il dominio (web) della 1000 Miglia. L’Automobile club provinciale si è visto infatti rigettare il ricorso promosso nei confronti di Fcf Web, società bresciana attiva nella fornitura di servizi Internet e intestataria da anni dei nomi a dominio 1000miglia.com, 1000miglia.bize1000miglia.mobi, sui quali è ospitato il blog «1000 Miglia di Passione e Leggenda ». La Wipo (Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale, con sede a Ginevra) ritiene legittimo l’uso di quei nomi a dominio dal momento che lo stesso blog non è utilizzato per finalità commerciali.

L’Aci Brescia, lo ricordiamo, è titolare del marchio corrispondente ai nomi a dominio contestati (1000 Miglia, appunto) e del sito web ufficiale (www.1000miglia.it). I suoi legali hanno rimarcato che l’ente di via Ferrari non ha rilasciato alcuna licenza alla Fcf Web e che quest’ultima non è stata autorizzata all’utilizzo del marchio in questione. Non solo: sempre secondo l’Aci Brescia il nome a dominio sarebbe intenzionalmente usato da parte di Fcf Web in modo tale da attirare verso il proprio sito gli utenti di Internet a scopo di lucro, creando confusione con il marchio di titolarità dell’Aci stesso. La Wipo però non ha ravvisato alcuna attività commerciale correlata al blog in questione né tanto meno il tentativo di farlo passare per il sito ufficiale della storica corsa automobilistica. Questione chiusa dunque: il blog potrà continuare a offrire sullo stesso «dominio» foto e video sulla corsa. Per le notizie invece si affida spesso a intere pagine di giornale… //

Marco Tedoldi – Giornale di Brescia

DAI MUSEI DELLE CASE I TESORI DI INESTIMABILE VALORE

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Tra le tante ragioni per le quali la Mille Miglia è incomparabile per raffinatezza, esclusività e prestigio vi è quella di essere il più raro museo viaggiante della storia dell’automobile. Per una volta l’anno, a Brescia convergono i tesori d’inestimabile valore che hanno scritto le pagine più belle del motorismo internazionale. Tra i Musei che invieranno a Brescia le loro vetture ci sono Alfa Romeo, Mercedes-Benz, BMW e Porsche. Tra vetture appartenenti a privati o quelle dei musei, saranno più di settanta gli esemplari che torneranno a Brescia dopo aver disputato almeno un’edizione della Mille Miglia, tra il 1927 e 1957. Tra le tante, citazione d’obbligo per la Ferrari 340 con la quale Gigi Villoresi vinse l’edizione del 1951 e un’Alfa Romeo 6C 2300 Pescara, appartenuta a Benito Mussolini, che disputò la Mille Miglia del 1936 con al volante Ercole Boratto, l’autista del duce. Tra le prescelte, la marca più rappresentata è Alfa Romeo con 46 vetture (scelte su 61 iscritte), seguita da FIAT con 39 (su 46 iscrizioni) e Mercedes-Benz con 34 (scelte tra 57). Di seguito, ci sono Lancia con 25 (42), Ferrari con 22 (23), Porsche con 21 (38), Jaguar con 20 (56) e Bugatti (21) entrambe con 20 auto schierate al via e Aston Martin con 17 (32), l’elenco dei partenti è completato da altri nomi per un totale di 71 Case su 75 iscritte. A fronte di iscrizioni pervenute da 40 Nazioni di tutti i continenti, i Paesi degli equipaggi ammessi al via sono 36, con l’Italia che continua a essere il Paese maggiormente rappresentato, con 269 partenti su 358 iscrizioni. In crescita le rappresentanze dalla Germania, con 98 persone (su 172 iscrizioni), Olanda con 68 (su 115), Regno Unito con 61 (su 117), Stati Uniti d’America, con 50 (su 66), Svizzera con 35 (su 65), Belgio con 30 (su 58) e Argentina con 17 (su 24). Da notare che, aumentando ogni anno il numero di equipaggi composti da persone di nazionalità diverse, il computo è riferito ai singoli individui. Da rilevare, che – al momento della stampa del presente comunicato – sui 1.330 componenti i 665 equipaggi di altrettante vetture iscritte, non è nota la nazionalità di 203 persone, la cui identità non è stata ancora comunicata. Sono state ammesse le vetture delle quali almeno un esemplare sia stato iscritto alla Mille Miglia di velocità, dal 1927 al 1957, in uno dei modelli presenti nell’elenco delle vetture candidabili, pubblicato sul nostro sito. Per poter essere selezionate, le vetture iscritte dovevano disporre di almeno uno di questi documenti: Fiche ACI-CSAI (Commissione Sportiva Automobilistica Italiana), Htp FIA (Historic technical passport rilasciato dalla Fédération Internationale de l’Automobile) o ID FIVA (Identity Card della Fédération Internationale des Véhicules Anciens). Le automobili iscritte sono state selezionate da un’apposita commissione, composta da esperti incaricati da 1000 Miglia Srl e da commissari tecnici internazionali, coordinata dal nostro Comitato Operativo.

 

http://www.bsnews.it

 

 

Anas, curva Mille Miglia ad Antrodoco intitolata a Piero Taruffi

Anas, curva Mille Miglia ad Antrodoco intitolata a Piero Taruffi

Rieti, 1 ott. (AdnKronos)

Ha visto transitare campioni storici del calibro di Ascari, Villoresi, Fangio, Moss e Taruffi e dopo i lavori di riqualificazione dell’area realizzati da Anas nel 2013, la curva parabolica della ‘Mille Miglia’, al km 1,100 della strada statale 17 ‘dell’Appennino Abruzzese’, nel comune di Antrodoco in provincia di Rieti, sarà intitolata proprio a Piero Taruffi, campione e vincitore dell’ultima edizione della storica corsa nel 1957.

L’iniziativa, promossa da Anas, dal Comune di Antrodoco e dall’Automotoclub Storico Italiano, si svolge stamattina alla presenza, tra gli altri, di Sandro Grassi, sindaco di Antrodoco; Prisca Taruffi, giornalista, pilota e figlia di Piero Taruffi; Fernando Felli, giornalista ideatore della manifestazione e Lelio Russo, Capo Compartimento Anas per il Lazio. La SS 17, in gestione ad Anas Spa, è stata protagonista di nove edizioni della Mille Miglia, dal 1949 al 1957.

Lungo il tracciato originale è rimasta completamente intatta proprio la curva al km 1,100, con una fisionomia familiare agli appassionati di automobilismo per la sua forma parabolica e per la pavimentazione tipica degli anni Cinquanta, realizzata in porfido all’interno e cemento nella corsia esterna. I lavori di riqualificazione dell’area, eseguiti da Anas, hanno riguardato la sistemazione delle aiuole spartitraffico e di un tratto in rettilineo in prossimità della curva, oltre all’installazione di un cartello informativo sulla storia della Mille Miglia e di una targa commemorativa che ne riporta il logo storico.

L’iniziativa testimonia l’impegno di Anas nella salvaguardia del suo patrimonio storico, come sta accadendo anche per le Case Cantoniere, oggetto di un progetto pilota per la valorizzazione turistico-culturale. Anas sta anche cercando di modernizzare le infrastrutture stradali, implementandole con le moderne tecnologie per aumentare il livello di servizio e la sicurezza della circolazione, basti pensare alle nuove barriere ‘salvamotociclisti’.

Adnkronos

Padova-Mille Miglia, è di nuovo amore – Raggiunto l’accordo di massima con gli organizzatori bresciani per riportare la corsa in città dopo due anni di assenza

La Freccia Rossa sta per conficcarsi di nuovo nel cuore di Padova. A due anni di distanza dall’ultimo passaggio, fra la città del Santo e la 1000 Miglia è di nuovo amore. Manca solo l’ufficialità, che dovrebbe arrivare la prossima settimana, ma ormai siamo ai dettagli. Non solo la corsa più amata d’Italia si riprenderà il suo tragitto naturale (che prevede il passaggio in provincia di Padova da nord a sud), ma stavolta pare proprio che abbia intenzione di fare tappa in città. L’instancabile presidente provinciale dell’Aci Luigino Baldan sono mesi che sta lavorando per raggiungere l’obiettivo. Nel 2015, Padova era stata sacrificata sull’altare dell’Expo (il percorso era stato modificato proprio per poter far ammirare le auto storiche nei luoghi dell’esposizione universale), poi quest’anno erano spuntate altre località e capoluoghi che poco hanno a che fare con la storia della corsa. Inutile negare, infatti che la Mille Miglia fa gola soprattutto per l’indotto che riesce a creare. Sia che si tratti di un semplice passaggio, ma e soprattutto se la città diventa tappa

Stavolta sembra che Padova si sia ripresa l’edizione 2017 puntando sulla tradizione (il prossimo anno si festeggia il novantesimo della prima corsa) a scapito di altre località, Rimini e Bologna tra tutte, che hanno chiesto di poter ospitare la Freccia Rossa. La prossima settimana, come detto, il comitato organizzatore deciderà il percorso che verrà ufficializzato a metà ottobre, quando la nuova edizione della Brescia-Roma-Brescia diventerà realtà. L’Aci padovano, per questo motivo, in questi giorni, sta cercando di serrare le fila, chiedendo a tutte le istituzioni cittadine di fare squadra in modo da fare pressing su chi deve decidere. In ballo ci sono quasi mille posti letto negli alberghi. Un nodo non semplice da sogliere dal momento che i pernottamenti per equipaggi e personale al seguito devono essere garntiti con standard adeguati. Una partita nella partita questa, che interessa Padova capoluogo ma anche la zona termale che nel 2014 fu tappa tecnica a supporto di quella sportiva della città del Santo.

Quella del prossimo anno sarà la trentacinquesima rievocazione della Mille Miglia ch si è disputata dal 1927 al 1957, nell’anno nel quale la Freccia Rossa compirà quindi novant’anni. «Il primo passo», scrivono gli organizzatori «è stato quello di confermare l’appuntamento per il prossimo anno, mantenendo la tradizionale data, nella terza settimana di maggio, che valse alla Mille Miglia l’appellativo di corsa di primavera». Padova attende la scelta forte della sua storia e la passione per le auto.

Il Mattino di Padova – Paolo Baron

Mille Miglia, Antrodoco dedica la Curva a Piero Taruffi

Piero Taruffi
(dal web)

Sabato 1 ottobre 2016 dalle ore 10:30, al km 1,100 della strada statale 17, presso la curva restaurata del circuito storico della Mille Miglia, in località Antrodoco, si terrà una manifestazione promossa da ANAS, ASI e Comune di Antrodoco, per dedicare la Curva della Mille Miglia al pilota Piero Taruffi, vincitore dell’ultima edizione del 1957.

Saranno presenti le autorità e le associazioni locali. Madrina della manifestazione sarà Prisca Taruffi, figlia del campione, affermata pilota e giornalista. In tale contesto verrà posto un pannello dedicato al grande pilota.

Il programma prevede alle 10:30 l’appuntamento alla curva, 11:20 il benvenuto del Sindaco di Antrodoco, 11:30 introduzione del giornalista Fernando Felli, ideatore della manifestazione, seguito da Prisca Taruffi che traccerà il profilo del grande campione. Seguiranno gli interventi delle autorità e dei dirigenti ANAS.

Alle ore 12:00 l’inaugurazione del cartello e della targa e, per finire, ore 12:30 il rinfresco. Madrina della manifestazione sarà Prisca, figlia del Campione.

www.ilgiornaledirieti.it – La Redazione

 

Alla Fiat 508 S Balilla Sport il Gran Premio Nuvolari 2016

 

Alla Fiat 508 S Balilla Sport il Gran Premio Nuvolari 2016 © GP Nuvolari

Alla Fiat 508 S Balilla Sport il Gran Premio Nuvolari 2016 – Redazione ANSA Roma

 

ROMA – La Fiat 508 S Balilla Sport del 1934 ha vinto la 26ma edizione moderna del Gran Premio Nuvolari, condotta al successo dall’equipaggio Vesco-Guerini che, dopo la Mille Miglia in maggio, ha conquistato ora anche il podio di Mantova.

La Capitale Italiana della Cultura 2016 saluta – con questo successo – la quinta vittoria consecutiva al Gran Premio Nuvolari di Vesco-Guerini, primi in una gara impeccabile vinta di misura davanti alla Volvo P120 del 1958 di Margiotta-Perno.

Un weekend memorabile dove a vincere è stato soprattutto il Gran Premio Nuvolari che, raggruppando oltre 300 vetture a rappresentare 50 Case automobilistiche provenienti da 18 diversi Paesi del mondo, si conferma come una delle più prestigiose manifestazioni al mondo per le auto d’interesse storico. ”Un successo inseguito con determinazione – ha esordito Andrea Vesco sul palco di Mantova subito dopo l’arrivo – Non pensavamo di riuscirci, visto il livello dei concorrenti che ci hanno conteso la vittoria”. I piloti bresciani, che con il quinto successo consecutivo al Gran Premio Nuvolari e la recente vittoria alla Mille Miglia, spiegano a caldo come hanno ottenuto un’altra grande affermazione in questo 2016 per loro memorabile. ”Una gara che abbiamo vinto grazie ad una seconda tappa, la Forte dei Marmi-Rimini, strepitosa e mantenendo la concentrazione per gli oltre mille chilometri del percorso”. La 26ma edizione della gara conferma il grande successo del Gran Premio Nuvolari organizzato da Mantova Corse in collaborazione con ACI Mantova e Museo Tazio Nuvolari, frutto di un’ottima ed esperta organizzazione. Una manifestazione che acquisisce popolarità in tutto il mondo grazie anche al contribuito del main partner Audi, presente a Mantova con il reparto Audi Tradition e l’ormai leggendaria Auto Union Type D del 1939 del Mantovano Volante.

www.ansa.it/canale_motori/notizie

Mille Miglia 2016, è stata l’edizione dei record

Mille Miglia 2016, è stata l'edizione dei record

Si è conclusa a Brescia la 34esima rievocazione della Freccia Rossa, che ha visto la partecipazione di ben 450 vetture. Vincono Vesco e Guerini su Alfa Romeo 6C.

ROMA – Dopo il secondo posto dello scorso anno Andrea Vesco e Andrea Guerini, alla guida di un’Alfa Romeo 6C 1750 GS Zagato del 1931, hanno vinto la Mille Miglia 2016, conclusasi ieri sul traguardo di viale Venezia a Brescia. Dopo 1800 km di strada, Vesco e Guerini si sono imposti nella trentaquattresima rievocazione della Freccia Rossa con un punteggio di con 51.542 punti, precedendo in classifica Luca Patron ed Elena Scaramuzzi, giunti al secondo posto, su O.M. 665 Superba Sport 2000 CC del 1926, con 50.088 punti, e Giordano Mozzi e Stefania Biacca che si sono aggiudicati il terzo gradino del podio a bordo di una Alfa Romeo 6C 1500 Gran Sport del 1933, con 49.262 punti.

GARA FENOMENALE – “Dopo il secondo posto della scorsa edizione – hanno dichiarato i vincitori – quest’anno siamo riusciti a centrare la vittoria. E’ la legge dei grandi numeri e prima o poi doveva arrivare, siamo stati bravi e fortunati, anche grazie alla macchina che non ci ha mai dato il minimo problema. E’ stata una gara fenomenale”. La speciale classifica, riservata agli equipaggi interamente femminili, è stato vinta da Silvia Marini e Saskia Stoeckkelmann su Riley 12/4 Sprite del 1936 che si sono aggiudicate la Coppa delle Dam

NUMERI RECORD – “Anche quest’anno la Mille Miglia ha fatto segnare numeri da record – ha dichiarato Andrea Dalledonne, Amministratore Delegato di 1000 Miglia S.r.l. – Sono oltre 230, infatti, i Comuni attraversati nel corso della gara, 2.500 le persone coinvolte nell’organizzazione, 900 i partecipanti, provenienti da 38 nazioni, 450 le auto in gara, appartenenti a 71 case automobilistiche, 65 vetture partecipanti al Ferrari Tribute To Mille Miglia e le 60 auto del Mercedes-Benz Challenge To Mille Miglia, 1.800 operatori dei media accreditati, circa 4.000 stanze di hotel prenotate per i giorni della corsa”.

QUATTRO TAPPE – La gara, artita come sempre da Brescia, si è svolta in quattro tappe: la prima giovedì 19 maggio con arrivo a Rimini. La seconda ha coinvolto Roma nella giornata di venerdì 20 maggio. La giornata di sabato 21 maggio ha visto la Freccia Rossa arrivare a Parma, terza sosta del percorso dell’edizione 2016 della celebre Mille Miglia, conclusasi domenica 22 maggio con l’arrivo a Brescia. Prima dell’arrivo al traguardo la Freccia Rossa ha disputato alcune prove cronometrate nell’Autodromo di Monza. La vittoria è andata all’equipaggio formato da Maurizio Colpani e Pietro Giuseppe Grumelli, su Bugatti T37. Secondo posto a Tiberio Cavalleri e Cristina Meini, alla guida di Lancia Lamda terzi classificati Kioto e Junko Takemoto su Bugatti T 40. I vincitori sono stati premiati da Ivan Capelli, Presidente ACI Milano.

TROFEO GABURRI – L’edizione 2016 della Mille Miglia ha visto per la prima volta disputarsi, tra le vie centrali di Brescia, il Trofeo Roberto Gaburri, primo Presidente di 1000 Miglia Srl., scomparso a gennaio. Fortemente voluto dall’organizzazione il Trofeo, a ricordo della sua passione per le auto storiche e per l’impegno nel condurre la società che organizza la corsa, ha visto vincitore l’equipaggio formato dall’argentino Juan Tonconogy e dall’italiana Barbara Ruffini su Bugatti T 40 del 1927.

FERRARI E MERCEDES – La Freccia Rossa ha decretato anche altri vincitori, partecipanti al Ferrari Tribute to Mille Miglia e al Mercedes-Benz Mille Miglia Challenge, riservati a vetture prevalentemente moderne delle due case automobilistiche: rispettivamente i due trofei sono stati vinti da Enzo e Elio Garelli su Ferrari F12 del 2016 con 19.128 punti e da Walter Perotto e Mauro Ellena alla guida di Mercedes-Benz 300 SL del 1957 con 19.133 punti.

F.C. – www.tuttosport.com

 

 

PER MAGGIORI INFORMAZIONI info@1000miglia.com