La nuova Brescia? «Mille Miglia green e una Supernova 2.0»

Roberto Cammarata, presidente di Fondazione Asm: «A Brescia servono un evento dedicato ai motori elettrici, una e-Supernovova e un expo sulla mobilità elettrica»

Le sorti di Supernova sono incerte, ancora non si sa se il festival dell’innovazione lascerà (definitivamente) o rilancerà. Di certo l’urgenza — sottolineata dal Corriere — di caratterizzare Brescia con eventi significativi e di coniugare innovazione (tecnologica) e tradizione (industriale) è più che mai attuale. Una strada aveva provato a suggerirla, un anno fa parlando di «Mille Miglia green» e Supernova specializzata in mobilità elettrica, Roberto Cammarata, sempre più orientato a interpretare il ruolo di presidente della Fondazione Asm in chiave propositiva. Di vision e di governo.

«Già l’anno scorso l’ideatore di Supernova, Lorenzo Maternini, aveva lanciato un appello alla città affinché si facesse carico di un di più di responsabilità verso quello che doveva diventare ‘il’ festival della città».

E lei non aveva lasciato cadere la cosa.

«Avevo detto che Fondazione Asm era disponibile a entrare fra i finanziatori e al tempo stesso avevo sottolineato che il tema non era aggiungere 10 o 20mila euro nel pentolone dei finanziamenti. Tanto è vero che loro, al tavolo istituzionale convocato poco dopo, avevano proposto di cedere a un nuovo soggetto marchio e gestione di Supernova. In quella sede avevamo avanzato proposte progettuali e di contenuti».

Ed è lì che si colloca la sua idea di Mille Miglia «verde». Il tema è quello della mobilità elettrica: è sicuro che sia il futuro e non uno dei tanti sogni?

«Che la mobilità elettrica sia il futuro non lo dico io, l’ha detto pochi giorni fa il presidente di Enel. L’auto elettrica è un mercato che già oggi, a livello globale, vale 300 miliardi. Enel investirà nel settore 300 milioni. La e-mobility è una rivoluzione già in essere che sta conoscendo un’accelerazione pazzesca. L’Italia, come sistema-paese, non pare ancora orientata a svolgere un ruolo da protagonista e invece i motivi per farlo sarebbero molti».

http://brescia.corriere.it / Massimo Tedeschi

La Mille Miglia ha conquistato il Gp di Monza

La Mille Miglia ha conquistato il Gp di Monza

Meno male c’erano la Mille Miglia e i suoi gioielli. Nel grigissimo pomeriggio di Monza – almeno dal punto di vista sportivo per la Ferrari, e per i tanti cuori italiani –, le automobili d’epoca della «corsa più bella del mondo» hanno arricchito la tradizionale Drivers Parade, in programma prima della gara.

Piloti in pista intorno alle 12.30, a fianco dei conducenti delle vetture, pronti a godersi un giro d’onore alternativo, in mezzo al tripudio dei tifosi e alle tante bandiere svolazzanti. Con il sole a illuminare una giornata carica di speranze, dopo gli acquazzoni di sabato. C’è chi ha voluto guidare di persona, come Sebastian Vettel, che ha sostituito Arturo Merzario sull’Alfa Romeo 8C 2300 Le Mans, oppure Fernando Alonso, catturato dalle magie della sua Lotus 11, con un compagno di abitacolo bresciano come Arturo Cavalli, prima di qualche bizza tecnica. (…)

Redazione www.bresciaoggi.it / Jacopo Manessi

Auto storiche sul «red carpet» Parata con i piloti di Formula 1

Un selfie di ricordo scattato da Vesco sull’auto con MagnussenDalla Mille Miglia

MILANO

La passerella è durata giusto 800 metri. Forse un chilometro, per arrotondare. Ma tanto è bastato: dal Castello Sforzesco di Milano sino alla vicina discoteca Old Fashion – chic quanto basta – per il gran party serale, tra risotti, tartine e champagne. Ed è stato un successone: le auto della Mille Miglia a Milano, insieme ai piloti di Formula Uno, pronti a giocarsi domenica il Gran Premio d’Italia a Monza. Come la panna sulle fragole: l’accoppiata non poteva tradire.

Così è stato nel pomeriggio di ieri, quando un gruppo di auto d’epoca della «corsa più bella del mondo» ha trasportato per le vie del centro meneghino alcuni dei protagonisti del campionato mondiale. Saranno sugli scudi anche domenica, con il giro di pista un’ora prima della partenza, ma l’antipasto è stato comunque gustosissimo. Nonostante non tutti i passeggeri attesi siano arrivati.

NON C’ERANO i duellanti al titolo – Vettel e Hamilton –, per esempio: al loro posto la scena è stata degli scudieri. Il finlandese Bottas, ma soprattutto il connazionale Kimi Raikkonen, acclamatissimo dal numeroso pubblico e trasportati, rispettivamente, dal bresciano Giuseppe Fiorentini su una Mercedes 190 Roadster e da Edoardo Tabacchi su una Ferrari 750 Monza del 1956. Boati a non finire, red carpet con le interviste di Davide Valsecchi, conduttore di Sky Sport, ospiti vari, come l’appassionata cantante Francesca Michielin. Un’esperienza mai vista, resa possibile grazie al Club Mille Miglia Franco Mazzotti, partito ieri dalla sede cittadina dell’ACI per dirigere le operazioni, e guidato come sempre dal consigliere delegato Paolo Mazzetti e dal presidente dell’ACI Brescia Piergiorgio Vittorini, ringraziato dal suo corrispettivo nazionale, Angelo Sticchi Damiani, per l’impegno profuso nella realizzazione della giornata. «Siamo molto soddisfatti per la riuscita dell’evento e per la risposta del pubblico – racconta Vittorini –. L’idea è nata a fine luglio, e abbiamo avuto poco tempo per prepararci, ma grazie al grande sforzo abbiamo colmato anche questo svantaggio. Non posso che ringraziare tutti coloro che hanno collaborato e, in particolare, il presidente Sticchi Damiani, che mi ha dato carta bianca. Credo che un appuntamento del genere darà una straordinaria visibilità alle auto, ma anche a tutto il settore automotive bresciano, da sempre ricco e vitale. Lo considero un primo gradino verso nuovi traguardi». Nella nutrita delegazione bresciana c’era anche Andrea Vesco, trionfatore nelle ultime due edizioni delle Mille Miglia: a lui è toccato Kevin Magnussen, pilota della Haas, a bordo della consueta Alfa Romeo 6c 1750. Con tanto di selfie e spiegazioni al danese prima della partenza. A Valerio Bocelli è stato invece affiancato lo spagnolo Carlos Sainz, mentre Mario Boglioli, Gianfranco Panizza e Mattia Colpani hanno condotto rispettivamente Lance Stroll, Jolyon Palmer e Romain Grosjean. Infine Massimo Comelli e Maurizio Colpani hanno condiviso l’abitacolo con Stoffel Vandorne e Antonio Giovinazzi. Tra applausi ed entusiasmo alle stelle, con un ultimo tocco di brescianità presente in piazza: la prima ambulanza lattex free italiana concepita dall’Ees, azienda di Desenzano guidata da Roberto Bastianoni.

Jacopo Manessi

Auto storiche in pista a Monza. La Mille Miglia incontra la F1

F1 & Mille Miglia Show

F1 & Mille Miglia Show

Da Brescia a Milano per un preludio al Gran Premio di Monza di straordinario livello: è questo il senso della sfilata che giovedì sera vedrà buona parte dei piloti di Formula 1 transitare dal Castello Sforzesco all’Old Fashion a bordo di auto storiche che hanno partecipato alla Mille Miglia e selezionate per l’occasione dal Club Mille Miglia Franco Mazzotti: vetture che, dopo due giorni di esposizione, dovranno sfilare anche domenica prima della gara davanti a decine di migliaia di spettatori facendo vivere il vero e proprio bagno di folla ad Hamilton, Vettel, Raikkonen e agli altri campioni del circus.

L’EVENTO intende coniugare non solo i due maggiori eventi motoristici italiani (il Gp di Formula 1 e, appunto, la Mille Miglia) ma anche valorizzare un patrimonio importante come l’automobilismo storico nell’ambito di un evento di straordinaria visibilità. Per l’occasione appunto il Club Mille Miglia, con il consigliere delegato Paolo Mazzetti, ha selezionato le vetture che partiranno da Brescia (dieci in tutto) mentre le altre si troveranno già a Milano perché in arrivo da altre zone del nord Italia: Lewis Hamilton sfilerà su una Mercedes 300 SL mentre il compagno Valtteri Bottas sarà su una Mercedes 190 Roadster guidata dal bresciano Giuseppe Fiorentini: i ferraristi Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen saranno a bordo rispettivamente di un’Alfa Romeo 8C 2300 Le Mans (del Museo di Arese, guidata per l’occasione da Arturo Merzario) e di una Ferrari 750 Monza. Per diversi collezionisti bresciani sarà comunque un’esperienza straordinaria: basti pensare per esempio ad Andrea Vesco, vincitore della ultime due Mille Miglia che porterà in pista l’Alfa Romeo 6C 1750 insieme a Kevin Magnussen mentre Mario Boglioli con una straordinaria Maserati A6GCS sarà il conduttore di Lance Stroll: tra gli altri Silvio Dell’Aglio guiderà la sua Roselli Stanguellini insieme ad Esteban Ocon mentre Valerio Bocelli, con l’inseparabile Rally, sarà il riferimento di Daniel Kvyat.

TRA I PIÙ INVIDIATI ci sarà l’imprenditore franciacortino Arturo Cavalli che con una Lotus Eleven sarà il pilota di Fernando Alonso mentre il collezionista Emilio Comelli ospiterà Stoffel Vandorne su una Lancia Lambda. Saranno bresciani anche i conduttori di Carlos Sainz (Bruno Marini ha messo a disposizione la sua Bugatti Diatto) mentre Gianfranco Panizza porterà Jolyon Palmer su una Renault 750 Sport.

Maurizio e Mattia Colpani, punto di riferimento dell’automobilismo storico bresciano e parte logistica portante della manifestazione legata al Gran Premio d’Italia, guideranno rispettivamente una Lancia Aurelia B24 con Antonio Giovinazzi e una Ferrari 857 con Romain Groesjean. Da Brescia a Monza: sarà un evento straordinario.

http://www.bresciaoggi.it Daniele Bonetti

Si schianta contro un’auto storica di altissimo valore: un ferito

Cisitalia del 1950, in tutto il mondo ce ne sono circa 200 pezzi, si tratta quindi di veicoli dall’altissimo valore collezionistico

Un’auto d’epoca di altissimo valore economico è rimasta coinvolta in un incidente stradale che si è verificato a Glorie, intorno alle 11,30 di venerdì. Lo schianto con una Peugeot 104, a quanto pare per una mancata precedenza, è avvenuto intorno alle 11,30 lungo la via Reale. Nell’urto laterale tra i due mezzi sono rimasti illesi i due conducenti, ma è rimasto ferito il passeggero della macchina storica, una Cisitalia del 1950. L’uomo, di circa 80 anni, è stato portato con un codice di media gravità all’ospedale di Ravenna, con l’ambulanza del 118 giunto sul posto. Presente anche la Polizia Municipale di Ravenna, per i rilievi della dinamica e delle responsabilità.

La Cisitalia è un’auto storica molto rara e di altissimo valore, anche di diverse centinaia di migliaia di euro. In tutto il mondo ce ne sono circa 200 pezzi, si tratta quindi di veicoli dall’altissimo valore collezionistico. La Cisitalia del 1950 si stava recando a Ferrara per un raduno. Proprio da Ferrara nel pomeriggio di venerdì è partito un corteo di circa 15 auto dello stesso prestigioso marchio, alla volta di Cervia, prima tappa di un tour di tre giorni del tipo “Millemiglia”. Molte di queste auto sono racchiuse nei più importanti musei, a cominciare dal MoMA di New York.

Esattamente 70 anni fa Pininfarina realizzava una delle sue opere d’arte, la carrozzeria della Cisitalia 202 Coupé, considerata una delle più belle auto del mondo, mentre Tazio Nuvolari sfiorava la vittoria alla Mille Miglia del 1947 con la 202 Spyder Mille Miglia. L’evento per celebrare il “padre” della 202 e di molte altre Cisitalia, l’ingegner Giovanni Savonuzzi, è stato il raduno partito da Ferrara. Nel pomeriggio la carovana delle Cisitalia è partita poi per Cervia, purtroppo con un’auto in meno.

Redazione http://www.ravennatoday.it

Radicondoli: una targa per la Mille Miglia

Il Comune ricorda i 90 anni della mitica corsa

RADICOFANI. Il Comune di Radicofani ha celebrato i novant’anni della Mille Miglia con l’opera “Luxidair”, una targa ricordo realizzata dall’artista Cecilia Rigacci, che unisce elementi di simbolismo sacro alle parole di Roberto Roversi dedicate a Radicofani. Sono quelle di Lucio Dalla, nella canzone dedicata alla celebre corsa. Scorrono come “saette” le auto, in un territorio italiano ancora martoriato dalla Seconda guerra mondiale. E Roversi, nel testo di “Mille Miglia” associa la velocità delle automobili proprio alle curve di Radicofani, la cui etimologia Radix (radice) e fanum (tempio) sembra alludere alla saetta divina, cioè alla luce metafisica, origine e fondamento di ogni tempio eretto per accoglierla. Per questo motivo l’artista senese ha scelto di titolare il manifatto in acciaio, posto al Maccione (luogo di passaggio tra i più spettacolari, nel centro storico di Radicofani) usando i termini Radix, ovvero Radicofani, e il latino Lux (luce), disponendoli specularmente. Ne è venuto fuori il nome Luxidair, che campeggia sulla targa, insieme agli altri riferimenti di date e nomi.

Come in uno specchio che capovolge l’immagine che vi si riflette, la luce trascendente dell’Eterno si specchia nella temporalità di un luogo magnetico e suggestivo: Xidar, inverso speculare di Radix. Il grafismo dell’opera riprende linee e forma delle lettera sacra ebraica “lamed”.Per il sindaco Francesco Fabbrizzi, che ha scoperto la targa lo scorso sabato pomeriggio, si è trattato “di un doveroso omaggio a una gara e a un artista legati a doppio filo a Radicofani”. L’operazione è stata particolarmente apprezzata anche dagli organizzatori della Mille Miglia storica.

http://www.ilcittadinoonline.it

Un pezzo unico da 7 milioni di dollari: la Ferrari “Uovo” va all’asta

La Ferrari 166 MM/212 Export “Uovo” è un esemplare unico. Completamente ricostruita dopo un incidente alla Mille Miglia, la sportiva di Maranello vanta un design unico caratterizzato da sagome tondeggianti.

Cifre incredibili per un’auto a dir poco unica. La incredibile Ferrari 166 MM/212 Export Uovo è pronta per essere battuta all’asta e gli organizzatori si aspettano cifre record per la vendita. Un esemplare rarissimo di una vettura da corsa completamente ridisegnata seguendo le esigenze di uno dei clienti più cari ad Enzo Ferrari. La vettura sarà venduta all’asta a Monterey, California e gli organizzatori hanno stimato un prezzo finale che si aggira tra i 5 e i 7 milioni di dollari.

La Ferrari 166 MM/212 Export Uovo

Posseduta da un esperto. La vettura è appartenuta a Giannino Marzotto, un pilota amatoriale di grande talento, ampiamente elogiato da Enzo Ferrari nel volume “Piloti, Che Gente”. Marzotto vantava un’ampia eredità ottenuta dalla sua famiglia di imprenditori tessili. Grande collezionista di Ferrari, l’uomo possedeva oltre 20 modelli del Cavallino Rampante e le metteva a disposizione anche dei suoi fratelli Vittorio, Paolo e Umberto. Marzotto risultava amatoriale ma nel palmares poteva vantare due vittorie alla Mille Miglia ed un quinto posto alla 24 Ore di Le Mans.

La Ferrari 166 MM/212 Export Uovo

Completamente personalizzata. La storia di questo spettacolare esemplare in vendita parte nel 2 febbraio 1950, quando la Ferrari 166 Mm/212 Export esce dallo stabilimento di Maranello. La vettura partecipa alla Mille Miglia ma subisce ingenti danni. Marzotto affida le riparazioni alla carrozzeria Fontana di Padova, che riceve l’importante incarico di ricostruire completamente la carrozzeria e disegnare un corpo vettura più leggero ed aerodinamico. Lo scultore Franco Reggiani sagoma delle linee ampiamente tondeggianti ed inserì nel frontale una grossa griglia rotonda, queste particolari sagome sono il motivo del particolare nome “Uovo”. Il risultato finale porta ad un alleggerimento di 150 Kg. Il motore è un V12 2.6 litri ereditato dalla Ferrari 212 Export, i freni maggiorati sono ripresi dalle monoposto di Formula 2 ed il serbatoio ha una capienza maggiorata a 156 litri.

Redazione http://motori.fanpage.it

Mille Miglia 2017, trionfano i bresciani Vesco-Guerini

L’equipaggio su Alfa Romeo 6C 1750 Gran Sport del 1931 ha tagliato vittorioso il traguardo di Viale Venezia a Brescia bissando il successo dello scorso anno

La festa di Vesco e Guerini per la vittoria della Mille Miglia 2017

L’equipaggio numero 74 formato da Andrea Vesco, 29 anni di Sarezzo (Val Trompia BS) e Andrea Guerini, 38 anni di Marcheno (BS) a bordo di un’Alfa Romeo 6C 1750 Gran Sport del 1931 ha tagliato il traguardo di Viale Venezia a Brescia questo pomeriggio, vincendo per il secondo anno consecutivo la “corsa più bella del mondo”. Accolta da una folla di appassionati giunti da ogni parte d’Italia, l’Alfa Romeo che li ha portati alla vittoria ha preso parte alla Mille Miglia del 1933, edizione vinta dal grande fuoriclasse del volante Tazio Nuvolari. Al secondo posto Luca Patron (Vicenza) e Massimo Casale (equipaggio numero 5) a bordo di una O.M. 665 Sport Superba 2000 del 1925 che ha sfidato i vincitori con un testa a testa durato fino alla fine, poco più di mille i punti di scarto. Luca Patron si è classificato secondo anche lo scorso anno. Completa il podio, l’equipaggio dei coniugi mantovani Giordano Mozzi e Stefania Biacca a bordo di una Alfa Romeo 6C 1500 GS Zagato che sono rimasti indietro di circa 2000 punti dal vincitore. La coppia lombarda aveva vinto le edizioni 2011 e 2014 della Freccia Rossa.
4 argentini — Nella classifica finale si sono distinti ben 4 equipaggi argentini il primo, al quarto posto, quello composto da Juan Tononology e Guillermo Berisso (vincitori nel 2015) che hanno occupato nelle classifiche parziali anche il terzo posto sulla loro Bugatti Type 40 del 1927. A Maria e Luigia Gaburri è andata la Coppe delle Dame riservata al primo equipaggio femminile della classifica finale (133° posto assoluto). Sono rispettivamente figlia e moglie di Roberto Gaburri, fondatore e primo presidente di 1000 Miglia srl (società organizzatrice della gara) scomparso lo scorso anno. Le vincitrici guidavano una Abarth 750 GT Zagato del 1957 col numero 414.
memorabile — “Per la Mille Miglia questa è una giornata memorabile, perché segna la conclusione delle entusiasmanti celebrazioni per i 90 anni della Freccia Rossa – dichiara Alberto Piantoni, amministratore delegato di 1000 Miglia Srl. – “La Mille Miglia si conferma oggi più che mai una non solo una manifestazione importantissima per l’Italia dei motori, ma un biglietto da visita di portata internazionale per il Paese della bellezza. Voglio ringraziare tutte le persone coinvolte nell’organizzazione, indispensabili per il successo della manifestazione e gli sponsor che condividono la nostra passione”.

http://www.gazzetta.it/

Mille Miglia, vincono i bresciani Vesco e Guerini

L’equipaggio numero 74 s’impone per la seconda volta consecutiva nella storica corsa. Al secondo posto Luca Patron e Massimo Casale. Terzi Giordano Mozzi e Stefania Biacca

Mille Miglia 2017, vincono i bresciani Andrea Vesco e Andrea Guerini

Brescia, 21 maggio 2017 – Risultato storico per l’equipaggio numero 74 formato da Andrea Vesco, 29 anni di Sarezzo (Val Trompia BS) e Andrea Guerini, 38 anni di Marcheno (BS), che a bordo di un’Alfa Romeo 6C 1750 Gran Sport del 1931 ha tagliato il traguardo di Viale Venezia a Brescia questo pomeriggio, vincendo per il secondo anno consecutivo la “corsa più bella del mondo”, come l’ha definita il grande padre dell’automobilismo italiano Enzo Ferrari. ccolta da una folla di appassionati giunti da ogni parte d’Italia, l’Alfa Romeo che li ha portati alla vittoria ha preso parte alla Mille Miglia del 1933, edizione vinta dal grande fuoriclasse del volante Tazio Nuvolari.

Al secondo posto Luca Patron (Vicenza) e Massimo Casale (equipaggio numero 5) a bordo di una O.M. 665 Sport Superba 2000 del 1925 che ha sfidato i vincitori con un testa a testa durato fino alla fine, poco più di mille i punti di scarto. Luca Patron si è classificato secondo anche lo scorso anno. Completa il podio, l’equipaggio dei coniugi mantovani Giordano Mozzi e Stefania Biacca a bordo di una Alfa Romeo 6C 1500 GS Zagato che sono rimasti indietro di circa 2000 punti dal vincitore. La coppia lombarda aveva vinto le edizioni 2011 e 2014 della Freccia Rossa. Nella classifica finale si sono distinti ben 4 equipaggi argentini il primo, al quarto posto, quello composto da Juan Tononology e Guillermo Berisso (vincitori nel 2015) che hanno occupato nelle classifiche parziali anche il terzo posto sulla loro Bugatti Type 40 del 1927. A Maria e Luigia Gaburri è andata la Coppe delle Dame riservata al primo equipaggio femminile della classifica finale (133° posto assoluto). Sono rispettivamente figlia e moglie di Roberto Gaburri, fondatore e primo presidente di 1000 Miglia srl (società organizzatrice della gara) scomparso lo scorso anno. Le vincitrici guidavano una Abarth 750 GT Zagato del 1957 col numero 414.

“Per la Mille Miglia questa è una giornata memorabile, perché segna la conclusione delle entusiasmanti celebrazioni per i 90 anni della Freccia Rossa – dichiara Alberto Piantoni, amministratore delegato di 1000 Miglia Srl. – “La Mille Miglia si conferma oggi più che mai una non solo una manifestazione importantissima per l’Italia dei motori, ma un biglietto da visita di portata internazionale per il Paese della bellezza. Voglio ringraziare tutte le persone coinvolte nell’organizzazione, indispensabili per il successo della manifestazione e gli sponsor che condividono la nostra passione”.

I VIP IN GARA – Il fascino della Mille Miglia ha conquistato anche volti noti e imprenditori, appassionati di auto d’epoca, che si sono voluti cimentare in questa straordinaria esperienza: Joe Bastianich, il ristoratore italoamericano divenuto famoso grazie a Masterchef, dopo aver stazionato intorno alla 70esima posizione ha chiuso al 277esimo posto. Jodie Kidd, modella trentottenne tra le più conosciute al mondo, si è piazzata al 79° posto. Marc Andrew Newson, uno dei più importanti designer internazionali (secondo il Times una delle cento persone più influenti al mondo), con la moglie Charlotte, si è fermato al 227° posto. Toto Wolff, team principal della Mercedes, insieme ad Aldo Costa, si è classificato all’85esimo posto. Meglio di tutti hanno fatto Antonio Auricchio (presidente della Gennaro Auricchio Spa) e Luigi Mion (AD dei supermercati Migross) che hanno chiuso al 70° posto.

I vincitori Vesco e Guerini sul palco

http://www.ilgiorno.it

Mille Miglia 2017, vincono Andrea Vesco e Andrea Guerini su Alfa Romeo 6C 1750 del 1931

I vincitori Andrea Vesco e Andrea Guerini su Alfa Romeo 6C 1750 Gran Sport del 1931

L’edizione 2017 della Mille Miglia si chiude con la vittoria di Andrea Vesco e Andrea Guerini su Alfa Romeo 6C 1750 Gran Sport del 1931. L’equipaggio numero 74 ottiene così la seconda consecutiva alla “Corsa più bella del Mondo”, grazie ad un vantaggio di circa mille punti sul secondo equipaggio composto da Luca Patron e Massimo Casale a bordo di una O.M. 665 Sport Superba 2000 del 1925. Terzo gradino del podio per i coniugi mantovani Giordano Mozzi e Stefania Biacca a bordo di una Alfa Romeo 6C 1500 GS Zagato, già vincitori delle edizioni 2011 e 2014, distaccati di circa 2000 punti dal vincitore. La Coppa della Dame, riservata al primo equipaggio femminile della classifica finale, è andata a Maria e Luigia Gaburri arrivate al 133° posto assoluto su Abarth 750 GT Zagato del 1957. Tra gli equipaggi conosciuti dal grande pubblico troviamo Toto Wolf, Team Principal del team Mercedes di Formula 1, all’85esimo posto e Joe Bastianich in 277esima posizione.

La vittoria della coppia bresciana è arrivata dopo 4 giorni di guida, oltre 40 ore al volante, 200 comuni attraversati, il passaggio in 7 regioni e nella Repubblica di San Marino, condizioni meteo impegnative e ben 60 ritiri tra gli equipaggi iscritti.

La quarta giornata di gara ha visto la carovana partire da Parma nelle prime ore del mattino, attraversare Crema e Mantova e affrontare l’ultima prova cronometrata all’aeroporto militare di Ghedi sulle piste dei Tornado del 6° Stormo. La conclusione, come tradizione, è arrivata nel pomeriggio di domenica con il taglio del traguardo su Viale Venezia a Brescia.

http://www.ilsole24ore.com