La Mille Miglia farà tappa a Parma anche nel 2018: sfilata venerdì 18 maggio

Per la quarta volta Parma è stata scelta per la competizione, presentata a Brescia

La Mille Miglia 2018 farà tappa a Parma, nella serata di venerdì 18 maggio, per il quarto anno consecutivo. Il sindaco Federico Pizzarotti e l’assessore al turismo Cristiano Casa hanno partecipato, questa mattina, a Brescia, alla presentazione ufficiale della prestigiosa kermesse che si è svolta nel salone vanvitelliano del Palazzo della Loggia sede del Comune di Brescia. Si rinnova, anche per il 2018, quindi, la magia di una manifestazione che ha assunto sempre più una connotazione internazionale per i risvolti legati alla tradizione, al turismo ed alla cultura.

Il calendario dell’iniziativa, che prenderà avvio da Brescia giovedì 16 maggio 2018, è stato illustrato da Piergiorgio Vittorini, presidente dell’Automobil Club di Brescia; da Aldo Bonomi, Presidente di 1000 Miglia Srl; dal sindaco di Brescia Emilio Del Bono, da Franco Gussalli Beretta, Vice Presidente di1000 Miglia Srl e da Alberto Piantoni, Amministratore Delegato di 1000 Miglia Srl.
Come avviene dal 2016, la Mille Miglia si disputa su quattro tappe, per altrettante giornate ma, importante novità del 2018 la corsa – anziché di giovedì – prenderà il via un giorno prima, mercoledì 16, e tornerà a Brescia, in via Venezia, nel pomeriggio di sabato 19 maggio. Poco più tardi, sul palco di Piazza della Loggia, avverrà la premiazione del vincitore della gara.
La prima tappa, con partenza nel primo pomeriggio di mercoledì 16 maggio, dopo il passaggio a Desenzano e Sirmione, al Parco Sigurtà di Valeggio Sul Mincio e a Mantova, Ferrara e Comacchio, si concluderà a Cervia – Milano Marittima.

Il giorno dopo, giovedì 17 maggio, dopo i passaggi da Pesaro e nella Repubblica di San Marino e l’attraversamento di località come Arezzo, Cortona e Orvieto, la seconda tappa porterà i concorrenti a Roma, per la consueta passerella notturna nella città eterna. Venerdì 18, il percorso dalla capitale resterà pressoché invariato fino a Siena. Tra le novità 2018, il passaggio da Lucca e lungo la Versilia.

Terminati i lavori di ripristino dell’antica strada, la Mille Miglia potrà percorrere il tratto dell’edizione del 1949, tra Sarzana ed il Passo della Cisa. Comprese le edizioni rievocative, il 1949 fu l’unico anno in cui la Freccia Rossa valicò la Cisa, si tratta per il 2018 di un ritorno dopo 59 anni.

La terza tappa, venerdì 18 maggio, sarà conclusa ancora una volta a Parma. La città negli scorsi anni ha sempre riservato un’entusiastica accoglienza alla Freccia Rossa; da qui il sabato mattina la carovana si rimetterà in viaggio verso Brescia. Risalendo verso l’arrivo, la Freccia Rossa attraverserà Lodi, proseguendo verso Nord. La Mille Miglia, poi, disputerà alcune prove all’interno dell’Autodromo Nazionale di Monza per proseguire, poi, attraverso Bergamo e la Franciacorta, prima di rientrare a Brescia.
Le iscrizioni apriranno il prossimo 24 ottobre, compilando schede e dati sul sito www.1000miglia.it.

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Mille Miglia, un assaggio dell’edizione 2018

LA CORSA PIÙ BELLA DEL MONDO

Prenderà il via mercoledì 16 maggio 2018 la trentaseiesima edizione della rievocazione della Mille Miglia, presentata questa mattina nel Salone Vanvitelliano di Palazzo Loggia.

Il classico percorso verso Roma e ritorno terminerà a Brescia il sabato con tappe a Cervia-Milano Marittima, Roma e Parma.

Quattro giorni di viaggio attraverso l’Italia più bella: passaggi nelle tradizionali località della Corsa e ritorni attesi da tempo. Le iscrizioni si apriranno il 24 ottobre.

Ogni anno, il percorso subisce modifiche allo scopo di tornare a far transitare la Mille Miglia in località nelle quali era assente da qualche anno: nel 2018, proseguendo con la medesima filosofia, sono state apportate alcune variazioni al tracciato.

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Mille Miglia e Targa Florio al MotorVillage Fca Rond-Point des Champs-Elysées

Fino al 21 novembre la rassegna parigina rende omaggio alle due leggendarie competizioni con l’esposizione delle rarissime Alfa Romeo RL Super Sport MM del 1927 e 33 TT 12 del 1975, della collezione Fca Heritage

Mille Miglia e Targa Florio al MotorVillage Rond-Point des Champs-Elysées. Fino al 21 novembre la rassegna parigina rende omaggio alle due leggendarie competizioni con l’esposizione delle rarissime Alfa Romeo RL Super Sport MM del 1927 e 33 TT 12 del 1975, della collezione Fca Heritage.
Dal 28 settembre al 21 novembre, Parigi ospita l’esposizione “Per l’amore della corsa”, una grande kermesse che permetterà al pubblico di scoprire due celebri competizioni italiane, famose in tutto il mondo, la Mille Miglia e la Targa Florio, che hanno contribuito a lanciare il mito sportivo di Alfa Romeo, Fiat e Abarth.
Il suggestivo evento è in programma al centralissimo MotorVillage Rond-Point des Champs-Elysées, lo showroom dei marchi Fca, tra l’altro luogo d’incontro per eventi culturali all’insegna del gusto italiano in tutte le sue forme.

Per l’occasione i visitatori potranno fare un tuffo nell’atmosfera tipica delle corse automobilistiche, di ieri e di oggi, grazie a uno speciale allestimento in cui si alternano meravigliose vetture storiche, che hanno partecipato alle due celebri sfide, e i suggestivi scatti di Giacomo Bretzel, fotografo di fama internazionale che ha seguito diverse rievocazioni storiche di entrambe le gare.
Direttamente provenienti dal Museo storico Alfa Romeo di Arese, denominato “La macchina del tempo”, e appartenenti alla collezione di Fca Heritage, saranno esposte due autentiche rarità Alfa Romeo come la RL Super Sport MM del 1927 e la 33 TT 12 del 1975.

“Sviluppata dal geniale ingegnere Carlo Chiti, l’Alfa Romeo 33 TT 12 Telaio Tubolare fece il proprio debutto a Spa nel 1973 e consentì al marchio di stravincere il Campionato del mondo Costruttori del 1975 ottenendo sette vittorie su otto gare disputate – spiegano al quartier generale – L’automobile si distinse particolarmente nella Targa Florio, in cui Nino Vaccarella e Arturo Merzario ottennero la decima vittoria del Biscione nella leggendaria kermesse.
Proprio nella competizione siciliana il marchio Alfa Romeo ha firmato alcune delle pagine più belle della sua storia sportiva conquistando 10 vittorie assolute, 3 secondi posti, 7 terzi posti e 10 giri più veloci. Un palmares straordinario che si arricchisce di due record: quello delle vittorie consecutive (6 successi dal 1930 al 1935) e quello delle doppiette, in tutto cinque. A queste si aggiungano le numerose vittorie di classe con le Giulietta SZ, e le Giulia GTA, TZ e TZ2”.

“Altrettanto rara è la seconda vettura Alfa Romeo esposta a Parigi – aggiungono gli organizzatori – la RL Super Sport MM che fu il primo modello del Biscione a partecipare alla Mille Miglia – “il più bel museo viaggiante al mondo” secondo la famosa definizione di Enzo Ferrari – nella sua prima edizione del 1927.
La storia del marchio Alfa Romeo è legata a doppio filo a questa leggendaria corsa: la Scuderia Alfa Romeo ha ottenuto 11 vittorie sulle 27 edizioni alle quali ha preso parte, segnando così un record che non potrà mai essere battuto. Progettata da Giuseppe Merosi, la RL Super Sport venne prodotta in 393 esemplari dal 1922 al 1927; si trattò del primo modello a vocazione sportiva del marchio milanese e ottenne oltre 90 vittorie”.

Da segnalare poi che oltre alle due vetture storiche fatte arrivare appositamente nella capitale francese dal Museo storico Alfa Romeo, i visitatori potranno ammirare anche altre rarità come la Maserati Tipo 63 “Birdcage”, modello in evidenza alla Targa Florio del 1961, e una Fiat Abarth 750 Coupé Zagato, in omaggio alla vittoria di classe ottenuta da questo modello alla Mille Miglia del 1957 (entrambe provenienti da collezioni private).
Ovviamente oltre alla splendida esposizione “Per l’amore della corsa” il pubblico avrà l’occasione per toccare con mano le ultime novità della gamma Fca, la sportiva Alfa Romeo Giulia e il nuovo Suv high performance Stelvio e poi ancora l’Abarth 124 spider e l’originale l’Abarth 695 XSR Yamaha Limited Edition, fino alla Fiat Spider 124, tutte vetture che rappresentano come sia forte il fil rouge che lega da sempre le auto del passato e quelle attuali, siano esse Alfa Romeo, Fiat o Abarth.

http://www.repubblica.it (m.r.)

I figli di Juan Manuel Fangio al Museo Mille Miglia di Brescia

La mostra sui 90 anni della mitica corsa resterà aperta fino al 7 gennaio prossimo. I modelli espostiUn incontro tra miti del motore: la Millemiglia e Juan Manuel Fangio, ovvero i suoi figli, eredi di uno dei piloti automobilistici più celebri e premiati di tutti i tempi, che l’altro giorno hanno visitato al Museo Mille Miglia di Brescia la mostra “90 Anni.

1000 Miglia”, in corso sino al prossimo 7 Gennaio 2018. Una mostra “viva”, perché fa ruotare le vetture esposte – e oltre 50 pezzi d’epoca si sono dati il cambio tra le sale del Museo – al cui fascino gli eredi di Fangio hanno saputo resistere al fascino della storia. Documentandosi sulla carriera sportiva del campionissimo nelle varie edizioni della Mille Miglia, hanno potuto ammirare le vetture che si sono passate il testimone per rappresentare la grande corsa bresciana, capolavori di grande fascino, che complessivamente hanno corso più di 70 edizioni della gara di velocità più bella d’Italia.

Fangio

Le auto arrivano da tutto il mondo, pronte a far conoscere il loro passato glorioso attraverso i totem touch screen e anche mediante un’innovazione di grande richiamo: i beacon. Si tratta di una tecnologia di comunicazione basata sul blue tooth grazie alla quale minuscoli trasmettitori blue-tooth, installati sulle auto, inviano un contenuto sullo smartphone del visitatore attivandovi il mini sito dedicato scaricabile attraverso l’app di Automotive Masterpieces, la societa’ di Sandro Binelli, ideatore e curatore della mostra. Innovativa e 2.0 l’esposizione, dunque: che merita certamente anche per questo di essere vista piu’?volte dagli appassionati.

Tra le vetture recentemente esposte, che hanno dato il cambio alle precedenti, troviamo la Fiat 508 CS Berlinetta Aerodinamica Tipo M.M. del 1935 telaio 508S076019 appartenente a una collezione svizzera che si aggiudicò il 14esimo posto alla Mille Miglia del 1936 guidata da Alberto Comirato e sua moglie Lia Dumas come co-pilota, la Giaur 750 Sport del 1950 telaio BT006 che corse la Mille Miglia del 1952 con Luigi Musso e la Parisotto Fiat 750 Sport Siata del 1952 che corse la Mille Miglia nel 1952 di proprieta’ di un collezionista americano.

Fangio

Molto interesse è stato suscitato dall’eccezionale esposizione delle Fiat 8V, vetture rarissime, di cui addirittura 6 esemplari – sui 114 costruiti in tutto! – ne sono esposte. In particolare, fin dal giorno dell’inaugurazione al Museo Mille Miglia si trova esposta la quarta Fiat 8V mai prodotta (telaio 106.000004) che corse ben quattro edizioni della Mille Miglia con diverse carrozzerie dal 1952 al 1955 e nel 1953 conquistò un 23esimo posto. Al fianco di questa meraviglia la Fiat 8V Vignale telaio 106.000052 che corse, non classificandosi, la Mille Miglia del 1955 con una straordinaria carrozzeria disegnata da Michelotti proprio per Vignale. Se già due 8V sono una rarità, è quasi un evento eccezionale poterne ammirare contemporaneamente altre quattro e per di più tutte con carrozzeria Zagato. La vettura con il telaio 106.00005 è l’unica 8V Spider carrozzata da Zagato e vanta un palmares eccezionale, 15ma alla Mille Miglia del 1952 e non classificata nel 1953. La “sorella” con il telaio 106.000059 è una delle tre vetture di pre-produzione Zagato e arriva addirittura dall’Australia. Soggiornerà tra le sale del Museo per riprendersi dalle fatiche dell’ultimo Gran Premio Nuvolari; una vettura che nel 1955 e nel 1956 corse la Mille Miglia certamente avrà molte storie da raccontare! E non sono certo da meno le altre, la macchina con il telaio 106.000062 arrivò 39° alla Mille Miglia del 1955 e 51° a quella del 1956. La 8V con il telaio 106.000083, infine, è una delle sei vetture dello stesso modello carrozzate da Zagato costruite con il tipico tetto a doppia gobba anche detto Double – Bubble. La macchina si piazzò 46° alla Mille Miglia del 1956.

Redazione http://www.agoramagazine.it

Va all’asta l’hotel Mille Miglia che ospita quasi 100 profughi

Il creditore procedente è banca Monte dei Paschi di Siena, che vanta un’ipoteca volontaria per un totale di 2 milioni di euro e ha fatto pignorare l’immobile nel 2016. Oggi scade il nuovo bando d’accoglienza per 3.344 richiedenti asilo

Nelle 21 camere dell’hotel Mille Miglia, tutti quei profughi proprio non ci stavano. Bisognava far posto per 76 persone, perché tanti sono i richiedenti asilo che la Prefettura ha scelto di mandare nell’albergo di via Sant’Eufemia per 35 euro al giorno a ospite. La necessità aguzza l’ingegno e, con qualche parete divisoria e una manciata di tendine in stile ospedale, la famiglia Vezzola (proprietaria dell’immobile) ha trasformato la sala da pranzo in una bella camerata. Stile anni ‘60 e ampliato nel 1977, l’hotel offre agli ospiti poca privacy ma tutte le biciclette di cui hanno bisogno, ben visibili dall’esterno. La soluzione non è però eterna: l’hotel Mille Miglia è stato pignorato alla Siral sas dei Vezzola con l’esecuzione immobiliare 408/2016 e andrà all’asta il 25 ottobre con un prezzo base di 864.000 euro.

Il creditore procedente è banca Monte dei Paschi di Siena, che vanta un’ipoteca volontaria per un totale di 2 milioni di euro e ha fatto pignorare l’immobile nel 2016. La faccenda non ha tolto il sonno alla Prefettura che, nonostante il pignoramento, ha prorogato la convenzione con la Siral sas per l’accoglienza dei 76 richiedenti asilo. Finché le aste andranno deserte, in un modo o nell’altro, i profughi potranno continuare a stare al Mille Miglia. La vicenda un po’ borderline ricorda quanto avvenuto a Borgo Machetto, resort di Desenzano finito all’asta (curiosità: anche in quel caso la banca creditrice è Monte dei Paschi) e in cui il gestore, Angelo Scaroni, aveva piazzato 31 richiedenti asilo dopo che il tribunale aveva messo i sigilli all’albergo, quattro stelle di lusso. In quel caso Prefettura e Comune non erano stati informati, al Mille Miglia invece tutto si è svolto regolarmente.

Un po’ di storia: Franco e Anita Vezzola hanno iniziato a ospitare i migranti con la crisi libica del 2011, l’albergo era chiuso da anni ma i gestori, con un investimento da 75mila euro, hanno fatto un restyling di stanze e bagni adattandoli al nuovo business. Inizialmente i richiedenti asilo erano 42 ma, con l’emergenza del 2015, il numero degli ospiti dell’hotel è raddoppiato e si è resa «necessaria» la trasformazione della sala da pranzo in camerata, vicenda ben documentata sulla perizia curata dall’ingegner Andrea Francesco Zini. Complici delle difficoltà finanziarie, la famiglia ha subito il pignoramento dell’hotel da parte di Mps e lo storico Mille Miglia sarà battuto all’asta tra un mese. A proposito di profughi, alle 12 di oggi scade il nuovo bando varato dalla Prefettura di Brescia per accogliere un totale di 3.344 migranti in tutta la provincia alla solita cifra di 35 euro al giorno per ospite (spesa totale presunta nel 2018: 42,7 milioni di euro). Privati e Coop che vogliono accogliere i richiedenti asilo hanno tempo fino alle 12 di oggi per presentare le domande e le buste saranno aperte domani alle 10. Secondo il bando, il singolo concorrente non potrà accogliere più di 300 richiedenti asilo ma il limite potrà essere superato se le offerte ritenute valide non coprissero l’intero fabbisogno.

http://brescia.corriere.it di Vittorio Cerdelli

Museo Mille Miglia di Brescia: tante auto da scoprire

Museo Mille Miglia di Brescia: tante auto da scoprire – La Fiat 8V

Cacho Fangio e…

Sandro BInelli

L’esposizione “90 Anni.1000 Miglia” – in corso al Museo Mille Miglia di Brescia sino al prossimo 7 Gennaio 2018 – continua a sorprendere con auto sempre nuove e dal passato affascinante.

Nei giorni scorsi le orme del celebre padre hanno condotto al Museo anche i figli del grande pilota Juan Manuel Fangio, che, documentandosi sulla carriera sportiva del campionissimo nelle varie edizioni della Mille Miglia, hanno potuto così visitare la mostra in un periodo di grande rinnovo.

Ad oggi sono oltre 50, infatti, le vetture che si sono passate il testimone per rappresentare la grande corsa bresciana, capolavori di grande fascino, che complessivamente hanno corso più di 70 edizioni della gara di velocità più̀ bella d’Italia.

Le auto arrivano da tutto il mondo, pronte a far conoscere il loro passato glorioso attraverso i totem touch screen e i beacon installati sulle auto che, inviando un feed, attivano il mini sito dedicato attraverso l’app di Automotive Masterpieces, la società di Sandro Binelli, ideatore e curatore della mostra.

Innovativa e 2.0 l’esposizione merita certamente di essere vista più̀ volte: tra le vetture recentemente esposte, che hanno dato il cambio alle precedenti, troviamo la Fiat 508 CS Berlinetta Aerodinamica Tipo M.M. del 1935 telaio 508S076019 appartenente a una collezione svizzera che si aggiudicò il 14° posto alla Mille Miglia del 1936 guidata da Alberto Comirato e sua moglie Lia Dumas come co-pilota, la Giaur 750 Sport del 1950 telaio BT006 che corse la Mille Miglia del 1952 con Luigi Musso e la Parisotto Fiat 750 Sport Siata del 1952 che corse la Mille Miglia nel 1952 di proprietà di un collezionista americano.

ANEDDOTI, STORIA E CURIOSITÀ A PORTATA DI CLIC

Quando le auto comunicano con il visitatore

Conoscere la storia di una vettura dalla A alla Z non è mai stato così semplice e divertente. Alla mostra 90 Anni. 1000 Miglia il passato dialoga col futuro. Basterà scaricare l’app Automotive Masterpieces e attivare la connessione Bluetooth del proprio smartphone o tablet per ricevere i feed proprio dalle auto esposte. Quasi come in un film di Harry Potter, nei corridoi del Museo le auto prendono vita, interagiscono con il visitatore e lo invitano a scoprire la loro storia attraverso siti web dedicati e totem touch screen. Non magia, ma “internet delle cose”, un approccio altamente tecnologico reso possibile dai beacon posizionati sulle vetture e alla tecnologia BLE (Bluetooth Low Energy).

LE AUTO PIÙ RARE, LE STORIE PIÙ BELLE

Eccezionale esposizione di Fiat 8V al Museo Mille Miglia.

La Fiat 8V è una vettura rarissima costruita in soli 114 esemplari, l’esposizione 90 anni. 1000 Miglia ne espone addirittura sei. Fin dal giorno dell’inaugurazione al Museo Mille Miglia si trova esposta la quarta Fiat 8V mai prodotta (telaio 106.000004) che corse ben quattro edizioni della Mille Miglia con diverse carrozzerie

dal 1952 al 1955, nel 1953 conquistò un 23esimo posto. Al fianco di questa meraviglia la Fiat 8V Vignale telaio 106.000052 che corse, non classificandosi, la Mille Miglia del 1955 con una straordinaria carrozzeria disegnata da Michelotti proprio per Vignale.

Se già due 8V sono una rarità, è quasi un evento eccezionale poterne ammirare contemporaneamente altre quattro e per di più tutte con carrozzeria Zagato. La vettura con il telaio 106.00005 è l’unica 8V Spider carrozzata da Zagato e vanta un palmarés eccezionale, 15ma alla Mille Miglia del 1952 e non classificata nel 1953.

La “sorella” con il telaio 106.000059 è una delle tre vetture di pre-produzione Zagato e arriva addirittura dall’Australia. Soggiornerà tra le sale del Museo per riprendersi dalle fatiche dell’ultimo Gran Premio Nuvolari. Una vettura che nel 1955 e nel 1956 corse la Mille Miglia certamente avrà molte storie da raccontare!

Non sono certo da meno le altre, la macchina con il telaio 106.000062 arrivò 39ma alla Mille Miglia del 1955 e 51ma a quella del 1956.

La 8V con il telaio 106.000083 invece, è una delle sei vetture dello stesso modello carrozzate da Zagato costruite con il tipico tetto a doppia gobba anche detto Double – Bubble. La macchina si piazzò 46ma alla Mille Miglia del 1956.

3 MACCHINE E UN MOTORE

Arrivata al Museo Mille Miglia la Jaguar Biondetti

Particolarmente curiosa è la storia di questa vettura, o meglio del motore che vi è montato.

Clemente Biondetti, famoso pilota automobilistico e vincitore di quattro Mille Miglia, corse l’edizione del 1950 con una Jaguar XK 120. A competizione finita, il gruppo motopropulsore di questa vettura rimase nelle mani del pilota toscano. Che decise quindi, prima di installarlo su un telaio artigianale costruito da lui stesso con una carrozzeria di una Ferrari 166 SC. Con la quale partecipò alla Mille Miglia del 1951 e, successivamente, nel 1952, rimosse la carrozzeria Ferrari e fece carrozzare la sua Special come la Jaguar C-type. Dal momento che la Casa, dopo la sua partecipazione a Le Mans del 1951, non aveva più voluto affidargli nessuna auto. Oggi il motore si trova ancora sull’auto con il telaio artigianale. Ribattezzata per questo motivo Jaguar Biondetti.
È ARRIVATA LA CISITALIA 202 SPYDER SPORT SPECIALE

Nel 1947 non si chiamava ancora Spyder Nuvolari

La Cisitalia 202 Spyder Sport Speciale del 1947 (Carrozzeria Garella) telaio 002S corse la Mille Miglia nel 1947 con Eugenio Minetti e Pietro Facetti con il numero 172. Piazzandosi al quarto posto assoluto. Nel corso della stessa gara, il grande pilota Tazio Nuvolari gareggiava con la stessa vettura piazzandosi però al secondo posto. Da quel momento i modelli successivi della Cisitalia Spyder Sport Speciale vengono comunemente chiamati Spyder Nuvolari.

http://motori.quotidiano.net/

Museo Mille Miglia, che passione

Fino al 7 gennaio prossimo la mostra intitolata “90 Anni.1000 Miglia”

Gli appassionati della Mille Miglia hanno tempo fino al prossimo 7 gennaio per correre all’omonimo Museo di Brescia e ammirare la Mostra intitolata “90 Anni.1000 Miglia”.

Ad oggi sono oltre 50 le vetture che si sono passate il testimone per rappresentare la grande corsa bresciana, capolavori di grande fascino, che complessivamente hanno corso più di 70 edizioni della gara di velocità più? bella d’Italia.

Le auto arrivano da tutto il mondo, pronte a far conoscere il loro passato glorioso attraverso i totem touch screen e i beacon installati sulle auto che, inviando un feed, attivano il mini sito dedicato attraverso l’app di Automotive Masterpieces, la società di Sandro Binelli, ideatore e curatore della mostra.

Tra le vetture recentemente esposte, che hanno dato il cambio alle precedenti, c’è la Fiat 508 CS Berlinetta Aerodinamica Tipo M.M. del 1935 telaio 508S076019 appartenente a una collezione svizzera che si aggiudicò il 14° posto alla Mille Miglia del 1936 guidata
da Alberto Comirato e sua moglie Lia Dumas come co-pilota, la Giaur 750 Sport del 1950 telaio BT006 che corse la Mille Miglia del 1952 con Luigi Musso e la Parisotto Fiat 750 Sport Siata del 1952 che corse la Mille Miglia nel 1952 di proprietà di un collezionista americano.

http://www.repubblica.it/motori

Dalla Mille Miglia al Nuvolari, Vesco e Guerini sempre sul podio

Una coppia collaudata. Da podio. Con la vittoria dell’equipaggio n.84 Andrea Vesco e Andrea Guerini – Special Team Eberhard, si conclude la 27a edizione del Gran Premio Nuvolari partita tre giorni fa da Mantova. La coppia colleziona così il sesto titolo consecutivo (7 vittorie in totale) nella corsa in onore di Tazio Nuvolari dopo aver vinto nel 2017 anche la Mille Miglia.

Con un testa a testa al cardiopalma con l’equipaggio italo-argentino (n.11) formato da Juan Tonconogy e Barbara Ruffini alla guida di una Bugatti TYPE40 del 1927, classificatosi al 2° posto, la coppia bresciana, che dopo due giorni in testa alla classifica sembrava dover accontentarsi della seconda posizione, conquista infine il gradino più alto del podio con la BMW 328 del 1939 per soli 2 centesimi di secondo.

Grande prova e incredibile recupero anche per il terzo equipaggio classificato, il n.39 di Belometti – Vavassori con una Fiat 508 Balilla Spider Sport del 1932 che nel circuito Ariosteo di Ferrara ha dato prova di grande freddezza e abilità in tutte e tre le prove speciali.

Una vittoria che evidenzia ulteriormente la straordinaria bravura dei campioni in carica, che per questa edizione avevano appositamente scelto di gareggiare con un’auto dal coefficiente inferiore rispetto agli scorsi anni, optando per una macchina del 1939 invece della Fiat 508 S Balilla Sport del 1934.

https://www.giornaledibrescia.it

Finarte, in arrivo l’asta di auto classiche alla Mille Miglia

Siglato un accordo con l’Associazione Museo della Mille Miglia Città di Brescia per tenere la vendita il prossimo maggio. È il primo importante progetto del neonato Dipartimento di Automotive per il mondo dell’automobilia e delle automobili classiche

Auto classiche sempre al centro della passione dei collezionisti

Il Dipartimento di Automotive di Finarte organizzerà l’asta di auto classiche a maggio 2018, il martedì della settimana della leggendaria corsa bresciana presso il Museo della Mille Miglia. L’asta si terrà proprio nel piazzale del Museo e sarà improntata al concept tematico del mondo della grande corsa bresciana. L’accordo siglato con l’Associazione Museo della Mille Miglia Città di Brescia prevede l’esposizione delle autovetture il sabato, la domenica e il lunedì antecedenti alla corsa.
business — Michele Acquarone, amministratore delegato di Finarte: “Le aste di automobili rare sono un business in crescita. Nel mondo si stimano transazioni annuali per oltre 1 miliardo di Euro. L’Italia è un mercato interessante per la qualità e la quantità di vetture e collezionisti. Il concept dell’asta tematica e la suggestiva location del Museo della Mille Miglia ci offrono l’opportunità di organizzare un’asta indimenticabile. L’asta, che si terrà a maggio nei primi giorni della settimana della corsa bresciana, quando i più importanti collezionisti di tutto il mondo saranno nella città lombarda per poter assistere e partecipare alla corsa, ci permette di avere una meravigliosa vetrina e un’opportunità unica per valorizzare le automobili in asta.”
dipartimento — L’apertura del nuovo dipartimento vuole riscoprire la passione di Finarte per il mondo dell’automobilia e delle automobili classiche, 50 anni dopo la prima asta di Automobilia e Automobili da Collezione di Finarte del 16 dicembre 1967. Nella sua attività il Dipartimento di Automotive sarà affiancato dalla AUTOMOTIVE MASTERPIECES (un archivio digitale che ha come scopo rendere accessibile il patrimonio motoristico raccogliendo testimonianze, documenti, fotografie e memoria storica, in modo tale da delineare la storia di ogni automobile rara), nata dalla passione per le auto d’epoca di Sandro Binelli, già organizzatore della Mille Miglia dal 2008 al 2012.
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categorie — Il dipartimento per quest’asta è attivo nella raccolta di automobili e automobilia che rientrino nelle seguenti categorie:
1. Vetture il cui numero di telaio corse la Mille Miglia di velocità (1927/1957); 2. Vetture il cui numero di telaio corse una della Mille Miglia di velocità/regolarità (1958, 1959, 1961);
3. Vetture il cui numero di telaio corse una delle rievocazioni della Mille Miglia (1968, 1971, 1972, 1973 e dal 1977 ad oggi);
4. Vetture il cui numero di telaio corse altri eventi a nome Mille Miglia (California Mille – USA; La Festa Mille Miglia – Giappone);
5. Vetture eleggibili per la Mille Miglia secondo i criteri della Mille Miglia 2018;
6. Vetture il cui numero di telaio corse il Rally Mille Miglia (dal 1977);
7. Vetture che hanno partecipato al Tributo Ferrari o al Mercedes-Benz Challenge o sono eleggibili per questi eventi;
8. Vetture appartenenti a serie limitate prodotte a marchio Mille Miglia (Alfa Romeo Spider, BMW Z4, Mercedes-Benz SLR, ecc)
9. Orologi celebrativi della Mille Miglia;
10. Oggetti di automobilia (manifesti, modellini, documenti, fotografie, quadri, ecc.) relativi all’universo Mille Miglia.

Gasport
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La Mille Miglia e la città: l’unico marchio «globale»

Che una gara bis, in versione elettrica, possa mettere d’accordo tutti, esaltare le nuove tecnologie e costringere ad attrezzarsi per la mobilità elettrica è idea con fondamenta storiche

A quattro mesi dalla celebrazione dell’ultima Mille Miglia, e a otto dall’edizione 2018, l’eco dei motori è abbastanza lontana per una riflessione pacata su questo enorme «patrimonio immateriale». A sollevare queste riflessioni concorre l’intervista al Corriere con cui il presidente di Fondazione Asm, Roberto Cammarata, di fronte alla crisi di Supernova (il Festival dell’innovazione) ha proposto di focalizzare festival, sistema urbano e uno spin-off (derivazione) della Mille Miglia sulla mobilità elettrica. La storia dirà se interessi delle case automobilistiche, sistema produttivo locale, capacità organizzativa porteranno a qualcosa di simile. Di certo la proposta-Cammarata coglie quello che la Mille Miglia è stata nella Storia e invita a riflettere su quello che potrebbe essere per Brescia. La Mille Miglia delle origini, nelle 24 edizioni disputate dal 1927 al 1957, non fu solo un potente mito popolare: annunciò l’avvento della motorizzazione di massa a un Paese contadino, fu il più grande laboratorio (competitivo) dell’industria automobilistica europea, costrinse l’Italia a quel processo di modernizzazione che fu l’asfaltatura delle strade. E lo fece in maniera così trasversale che i commissari di percorso indossavano la camicia nera prima della guerra e il fazzoletto rosso dopo il conflitto. Che una Mille Miglia bis, in versione elettrica, possa mettere d’accordo tutti, esaltare le nuove tecnologie e costringere ad attrezzarsi per la mobilità elettrica è idea con fondamenta storiche. Ma la proposta è significativa per un altro aspetto: Mille Miglia è l’unico brand globale di cui dispone Brescia (7,3 milioni di occorrenze in tutte le lingue su Google). Ogni volta che si immagina qualcosa che proietti la città a livello internazionale ci si rifà al marchio/mito Mille Miglia. Un marchio/mito che scatena le proprie potenzialità nella settimana della corsa (e che il ticket Bonomi-Vittorini ha portato a risultati impensabili fino a poco fa) ma che potrebbe farlo in tutto l’anno se Aci e Museo Mille Miglia avessero identici obiettivi. E soprattutto se Brescia scegliesse di giocare l’immagine internazionale come «Città della Mille Miglia» non limitandosi all’unico, isolato e dunque incongruo striscione appeso da anni su un cavalcavia a Sant’Eufemia. I cliché non sono necessariamente banali. Generano identità e riconoscibilità. Parma è la città del prosciutto, Verona dell’Arena (e di Giulietta e Romeo), Asti del vino, Cremona del violino e Vicenza dell’oro. E Brescia?

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