Mille Miglia Green, tutte le auto della “Freccia verde”

Dire “elettrico” o “alimentazione alternativa” fa molto auto moderna, ma non è così. Lo dimostra la Mille Miglia Green, la prima gara di regolarità per auto elettriche e ibride: venerdì 27 settembre, a Brescia, verranno infatti schierate anche una Detroit Electric Model 95 del 1924, capace di garantire un’autonomia tra i 96 e i 145 km, i Maggiolino 1303 Kaefer del ’72 e ’76 e l’elettrica Zagato Milanina (1989). Oltre, ovviamente, alle protagoniste di oggi.
Le moderne. Nella categoria “contemporanea”, la Tesla è rappresentata da vari modelli, Roadster e Model 3 Performance comprese. Ci saranno anche la Mercedes e la Smart, rispettivamente con la nuova EQC e la fortwo EQ; la Volvo con l’ibrida XC60 T8 e il brand Polestar, che a sua volta gareggerà con due esemplari della Polestar 1. Gareggeranno anche la Porsche, la Renault, la Volkswagen, la BMW, la Mini, la Hyundai e la Lexus, presenti con le proprie ibride, plug-in ed elettriche, mentre la Toyota parteciperà con la Mirai a idrogeno.

La ID.3, la Tonale e le altre. La manifestazione è anche l’occasione per ammirare delle anteprime nazionali o dei modelli apparsi di rado in pubblico. La Nissan, per esempio, parteciperà con la Leaf e+, dotata di una batteria da 62 kWh, mentre la Hyundai sarà in gara con la Kona Electric e la Ioniq Plug-in Hybrid. Nel villaggio allestito in piazza Paolo VI, a Brescia, i visitatori troveranno la concept dell’Alfa Romeo Tonale e potranno osservare da vicino Blizz Primatist, un prototipo elettrico da oltre 300 km/h dell’italiana Outline, realizzato con l’obiettivo di stabilire nuovi record mondiali di velocità e distanza. La Volkswagen ID.3, esposta per la prima volta in Italia, sarà invece a Milano, in piazza Gae Aulenti. Stesso discorso per la Polestar 1, che, al pari della tedesca, sarà visibile nelle giornate di venerdì 27 e sabato 28 settembre.

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Venerdì a Brescia parte la prima 1000 Miglia Green

Iscritti 40 equipaggi che si sfideranno in una gara di regolarità di tre giorni

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Venerdì da Brescia parte la 1000 Miglia Green, la prima gara di regolarità riservata a vetture ad alimentazione alternativa, elettriche, ibride e alimentazione a idrogeno.
Circa 40 gli equipaggi, animeranno una gara di regolarità di tre giorni sulle più belle strade lombarde. La prima edizione della 1000 Miglia Green prenderà il via dal cuore di Brescia per arrivare domenica 29 all’autodromo di Lainate passando, sabato 28, per il centro di Milano. La Detroit Electric Model 95 del 1924 sarà la vettura più antica che affiancherà le modernissime Tesla, Porsche Panamera E 4 Hybrid, Mercedes EQC, Smart, Mini, Hyundai, Nissan, Polestar. In gara anche la Zagato Milanina del 1989 e due modelli di maggiolino Volkswagen (1303 Kaefer) del ’72 e ’76 e anche un modello alimentato a idrogeno.

Articolo tratto da:  www.ansa.it (RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA)

La versione «eco» della Mille Miglia Da Brescia a Milano, in silenzio

Dal 27 al 29 settembre, la prima assoluta della gara in edizione Green. Tutta all’insegna della sostenibilità. Trentacinque le auto in corsa: tra elettriche, ibride ed idrogeno

di Peppe Aquaro

Nella foto grande la Mercedes Eqc che parteciperà alla 100 Miglia Green

Più di novanta edizioni per la storica Mille Miglia, una competizione per auto d’epoca, che da oggi, nella nuovissima versione «1000 Miglia Green» apre le porte alle auto del futuro: alcune, sempre d’epoca (però elettrificate), in omaggio agli ingegneri che quel futuro l’avevano già intuito negli Anni Venti. Come la «Detroit Electric Model 95» del ‘24 la vettura più antica presente in questa gara riservata a vetture ad alimentazione alternativa: elettriche, ibride e con celle combustibili a idrogeno. Il top del futuro, invece, sarà rappresentato da veicoli nuovissimi, come le «Polestar Plug-In Hybrid» di Volvo o la Volkswagen ID3, mai presentate in Italia.

Addetti ai lavori e ambientalismo
La primissima edizione in versione green parte nella serata di venerdì 27, da Brescia, per arrivare domenica 29 all’autodromo di Lainate, passando, il giorno prima, per il centro di Milano. E che non sia soltanto una gara, lo si capisce anche dall’attenzione mostrata dagli addetti ai lavori che girano intorno ai motori del presente-futuro. A proposito, nelle tre frazioni della 1000 Miglia Green correrà un modello alimentato a idrogeno, la «Mirai» (significa “futuro” in giapponese) della Toyota, un esempio su strada di innovazione e ricerca. Venerdì mattina, all’interno di un Green Talk, nel Salone Vanvitelliano di Palazzo Loggia a Brescia, ci si è confrontati, infatti, sui due temi chiave dell’industria automo-tive e delle infrastrutture.

Una Hyundai Ioniq plug-in hybrid, da stasera in gara alla 100 Miglia Green

Veloci e sostenibili
«Vogliamo fare innovazione e futuro con la stessa forza con cui la 1000 Miglia storica ha rappresentato un volano di crescita per nuove tecnologie e infrastrutture», ricorda Franco Gusalli Beretta, presidente della 1000 Miglia. «I valori di riferimento della manifestazione sono spirito innovativo, sostenibilità, rispetto dell’ambiente e valorizzazione del patrimonio agroalimentare dei territori attraversati dalla competizione», aggiunge Alberto Piantoni, Ad della 1000 Miglia, ricordando come tuta l’organizzazione dell’evento si svolga nel segno dell’aggettivo green: dai materiali di gara prodotti con materie prime a basso impatto ambientale, ai pass personali e bolli adesivi in plastica riciclata.

La nuova Nissan Leaf elettrica, una delle auto in gara alla 100 Miglia Green

Il percorso con cartelli di legno
Persino la cartellonistica direzionale è in legno. Per rendersene conto, basterà affacciarsi in piazza Paolo VI a Brescia, da dove partirà la gara, alle 19.45 di venerdì 27, per poi snodarsi lungo i 5 chilometri del circuito cittadino. Alla stessa ora, sia questo venerdì ma anche per tutta la giornata di sabato, a Milano, in piazza Gae Aulenti, saranno esposti modelli di vetture elettriche-ibride, inedite in Italia. Sabato 28 si riparte da Brescia per attraversare i territori della Franciacorta, fino al sito Unesco del Villaggio Operaio di Crespi d’Adda, sede di sosta per la ricarica delle auto.

Soste e ricariche
Le ricariche delle 35 eco-vetture in gara sono a cura di Enel X (Energy Partner della 1000Miglia Green), attraverso la JuicePole, una stazione da 22 kilowatt realizzata per uso cittadino, in grado di ricaricare 2 veicoli in contemporanea e di A2A, la multiutility italiana Technical Partner della corsa, che metterà a disposizione il proprio Hub di ricarica notturna a Milano, dove è previsto l’arrivo della seconda tappa per le 18,00, in piazza Gae Aulenti. Tra i partner anche Waze,la app gratuita per navigare sulle strade, che aiuterà i concorrenti a non «perdersi» nei 230 chilometri da Brescia a Lainate (via Milano). Domenica 29, partenza, dalle 9.15, dal centro di guida sicura Aci Sara di Lainate e ritorno, per l’arrivo della terza e ultima tappa, nello stesso posto, intorno alle 11.00.

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1000 Miglia 2019, la Classifica della quarta ed ultima giornata

Vittoria di Moceri-Bonetti su Alfa Romeo

Si è conclusa con il ritorno a Brescia la 1000 Miglia 2019, che ha visto grandi protagonisti e splendide battaglie. La classifica finale.
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Brescia, un punto di partenza ed arrivo. La città è stata fulcro della 37esima rievocazione della 1000 Miglia 2019, ed ha visto ben 430 equipaggi coinvolti nel lungo tragitto fino a Roma (e ritorno) nella città lombarda. Ecco la classifica finale, con tutti i vincitori ed i protagonisti coinvolti all’arrivo, avvenuto Sabato 18 Maggio.

Il rush finale del Sabato mattina
Partiti da Bologna sotto un cielo uggioso, i bolidi d’epoca hanno attraversato l’Emilia Romagna fino a Parma, da dove sono ripartite dopo pranzo per Busseto e Cremona, e ancora, Carpenedolo, Montichiari e Travagliato.Sono stati gli ultimi e decisivi chilometri di questa entusiasmante trentasettesima rievocazione storica della 1000 Miglia.
A ipotecare il trionfo la coppia Giovanni Moceri e Daniele Bonetti (Team Alfa Romeo), a bordo di una Alfa Romeo 6C 1500 SS del 1928 – di proprietà del Museo Alfa Romeo di Arese – con 75310 punti. Segue l’equipaggio di Andrea Vesco e Andrea Guerini (Team Villa Trasqua), con una Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato del 1929, con 74185 punti e un distacco di 614 lunghezze. In terza posizione, con 73329 punti, Juan Tonconogy e Barbara Ruffini, a bordo di una Bugatti Type 40 del 1927. Agli equipaggi non è rimasto che arrivare nella città della Leonessa per confermare il podio.

Non sono mancati commenti di celebri personaggi, come quello di Federica Masolin, giornalista di Sky Sport e volto femminile della Formula 1: «La 1000 Miglia è la corsa più bella del mondo nel Paese più bello del mondo. Girando, nonostante il tempo, ci siamo resi conto della fortuna che abbiamo. Il migliore approccio è quello di vivere appieno la 1000 Miglia, assaporando le emozioni e l’entusiasmo della gente».
Si è poi aggiunto quello di Joe Bastianich, chef giudice di MasterChef Italia e nuovo giudice di X-Factor: «Oggi abbiamo preso un po’ d’acqua, è stato abbastanza difficile anche per la nebbia ma è andata bene. Dopo aver girato delle splendide città ora torniamo a Brescia».

Classifica finale: vittoria Alfa Romeo con Moceri-Bonetti
Giovanni Moceri e Daniele Bonetti del Team Alfa Romeo si aggiudicano la 1000 Miglia 2019. Il duo a bordo di una Alfa Romeo 6C 1500 SS del 1928 – di proprietà del Museo Alfa Romeo di Arese – ha conquistato così la trentasettesima rievocazione storica, totalizzando 74752 punti. Moceri, medico palermitano, e Bonetti, giornalista bresciano, hanno avuto la meglio sul Team Villa Trasqua, l’equipaggio composto dai due bresciani Andrea Vesco e Andrea Guerini che, a bordo di una Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato del 1929, hanno totalizzato 73611 punti. In terza posizione, con 72786 punti, Juan Tonconogy e Barbara Ruffini, a bordo di una Bugatti Type 40 del 1927, la coppia detentrice del titolo dello scorso anno. A ridosso del podio, al quarto posto, Alberto Riboldi e Paolo Sabbadini, su una O.M. 665 S Superba 2000 del 1926.

«Siamo contenti di aver conquistato questa 1000 Miglia 2019 molto difficile – hanno affermato soddisfatti Moceri e Bonetti – ci provavamo da diversi anni e ora quest’anno si è concretizzato il risultato grazie al supporto del Gruppo FCA Heritage che ci ha concesso una splendida vettura del Museo Alfa Romeo di Arese, alla quale siamo orgogliosi di aver abbinato i nostri nomi».

Non del tutto contenti Vesco e Guerini, che hanno dichiarato: «Non siamo del tutto soddisfatti, è un secondo posto che brucia. Ci siamo scontrati con equipaggi molto forti, tra cui quello di Tonconogy e Ruffini, che hanno già vinto tre edizioni, e con quello di Moceri e Bonetti che conquistano la 1000 Miglia per la prima volta e ai quali vanno i nostri complimenti». La coppia argentina Tonconogy e Ruffini hanno acceso i riflettori sull’ennesima positiva esperienza nella Freccia Rossa: «La 1000 Miglia è una gara fantastica ed è stato ancora una volta stupendo attraversare i luoghi più belli d’Italia!».

Ad aggiudicarsi la Coppa delle Dame, riservata al primo equipaggio femminile, la Aston Martin 2 Litre Speed Model del 1937 del duo composto dalla bresciana Silvia Marini e Francesca Ruggeri, piazzatosi al 34esimo posto complessivo, con 53766 punti. Una bella contesa con le veterane Franca Boni e Monica Barziza.

Articolo tratto da www.motorionline.com

Festa 1000 Miglia Moceri e Bonetti incoronati nuovi re

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Tanto tuonò che piovve. E fu una festa. La 1000 Miglia parla bresciano, oltre che palermitano. È la coppia formata da Giovanni Moceri e Daniele Bonetti, su Alfa Romeo 6C 1500 SuperSport, ad aggiudicarsi l’edizione numero 37 della corsa. Il pediatra siciliano al volante, il giornalista collaboratore di Bresciaoggi come navigatore: una squadra vincente, già sul terzo gradino del podio l’anno scorso, capace stavolta di sovvertire i pronostici della vigilia. Moceri e Bonetti si presentano all’arrivo di viale Venezia, in un pomeriggio grondante acqua come da tradizione, con ben 1141 punti di vantaggio su Andrea Vesco e Andrea Guerini, i favoriti della vigilia, pure bresciani, secondi a bordo di un’Alfa Romeo 6C 1750 SuperSport Zagato. A completare il podio, l’argentino Juan Tonconogy e Barbara Ruffini su Bugatti Type 40, staccati di 1966 punti dai vincitori. La Coppa delle Dame è di Silvia Marini e Francesca Ruggeri su Aston Martin 2 Litre Speed Model, al 34° posto generale.

Articolo tratto da www.bresciaoggi.it

Alfa Romeo vince la 1000 Miglia 2019, con una «super car» del 1928

190518_Alfa-Romeo_Pomeriggio_HP-kb8B--835x437@IlSole24Ore-WebLa vittoria di Alfa Romeo 6C 1500 SS del 1928 condotta da Giovanni Moceri e Daniele Bonetti (Alfa Romeo Press)

Dopo quasi 1.800 chilometri, 1.794,07 per la precisione, si è conclusa con l’ultima tappa Bologna- Brescia della la trentasettesima rievocazione storica della leggendaria gara con un’affermazione Di Alfa Romeo. Il biscione infatti va sul sul gradino più alto del podio di Brescia dove è salita infatti l’Alfa Romeo 6C 1500 SS del 1928 condotta da Giovanni Moceri e Daniele Bonetti, seguita dall’Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato del duo Vesco-Guerini. Moceri, già detentore del titolo di Campione Italiano Grandi Eventi ACI Sport, negli ultimi anni ha vinto le principali competizioni italiane di regolarità storica: dalla Mille Miglia alla Targa Florio, dal Gran Premio Nuvolari alla Coppa d’Oro delle Dolomiti.

La vettura che ha condotto, carrozzata dagli Stabilimenti Farina, proviene dalla collezione FCA Heritage, è normalmente in mostra presso il Museo Storico Alfa Romeo di Arese e ha già vinto la rievocazione nel 2005, 2007 e 2008. Alfa Romeo conquista anche il Trofeo Sponsor Team in virtù del successo di Moceri e Bonetti e del quinto posto della 6C 1750 SS Young di Cavalli e Gamberini.

Gli ultimi chilometri sotto la pioggia
L’ultima tratta ha toccato Modena, Reggio Emilia, Langhirano, Parma e Busseto. Dopo le atmosfere verdiane percorse sotto una pioggia torrenziale che ha reso, se possibile, la gara ancora più epica, la 1000 Miglia rientra in Lombardia, la regione dove è stata concepita e realizzata. Il primo passaggio è a Cremona, poi il ritorno in provincia di Brescia, a Carpenedolo, e via via Montichiari e Travagliato. Conclusione con l’ingresso trionfale a Brescia, per la tradizionale passerella in Viale Venezia. Come in tutto il tragitto, al passaggio della 1000 Miglia le strade si trasformano con il calore generoso del pubblico, da Brescia a Roma e ritorno, in ogni piazza e fuori da ogni uscio: aggregazioni spontanee che si ripetono di anno in anno.

Occhi puntati sul “museo viaggiante” da oltre 250 milioni di euro
Moceri e Bonetti hanno avuto la meglio sul Team Villa Trasqua, l’equipaggio composto dai due bresciani Andrea vesco e Andrea Guerini che, a bordo di una Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato del 1929, hanno totalizzato 73611 punti. In terza posizione, con 72786 punti, Juan Tonconogy e Barbara Ruffini, a bordo di una Bugatti Type 40 del 1927, la coppia detentrice del titolo dello scorso anno. A ridosso del podio, al quarto posto, Alberto Riboldi e Paolo Sabbadini, su una O.M. 665 S Superba 2000 del 1926.

Non solo auto storiche
Durante i 1.800 chilometri della “corsa più bella del mondo”, ad affascinare un’Italia ancora capace amare l’automobile non c’erano solo le vetture storiche ma anche auto moderne e infatti grandi apprezzamenti e tanti flash e apprezzamenti per le Alfa Romeo del convoglio a supporto della competizione. Dove erano presenti due vetture speciali mai apparse in strada: Giulia e Stelvio Quadrifoglio in edizione “Alfa Romeo Racing”.

La prima è stata condotta dall’equipaggio del Sole 24 Ore (Mario Cianflone e Giulia Paganoni) ed è al pari della Stelvio Quadrifoglio Racing prodotta in 10 esemplari, con un’inconfondibile livrea rossa e bianco per ricordare le vetture di F1. Tra le modifiche scarico in titanio Akrapovic enfatizza il sound profondo e aggressivo del motore 2.9 V6 Bi-Turbo. Grazie ad un tuning specifico realizzato ad hoc dagli ingegneri Alfa Romeo, la potenza massima del propulsore, realizzato interamente in alluminio, raggiunge i 530 CV.

Concepite in omaggio alla monoposto C38 che gareggia in Formula 1, le due supercar sono trovate a proprio agio anche tra le ali di folla festante nei centri di tutta Italia e ovviamente anche della Val Padana e della Lombardia che hanno vissuto un sabato mattina fuori dall’ordinario.

Tra le curiosità dell’edizione 2019 della 1000 Miglia, la sfida tra giudici di MasterChef, Carlo Carlo e Joe Bastianich, va all’italoamericano che, assieme a Luca Pascolini, su una Healey 2400 Silverstone E-Type del 1950 ha chiuso al 135esimo posto. Cracco invece, assieme a Carlo Fonti, a bordo di una Lancia Aurelia B20 GT 2000 del 1951, ha chiuso al 277esimo posto.

Tra i piloti che hanno fatto la storia delle corse automobilistiche, si segnala che Romain Dumas (Team Chopard),che viaggiava assieme ad Armando Musotto in una Porsche 550 A Spyder 1500 RS del 1957, è stato costretto al ritiro.
Mentre Miki Biasion, in coppia con Piero Giovanni Pissavini, alla guida di una Ferrari 250 MM Spider Vignale del 1953, ha segnato il 113esimo posto.

«La trentasettesima rievocazione storica della 1000 Miglia è giunta anche quest’anno alla sua conclusione: abbiamo – afferma Franco Gussalli Beretta, presidente di 1000 Miglia attraversato borghi incantevoli, abbiamo fatto stupire gli equipaggi e il pubblico, facendo conoscere a tutti la quintessenza dello spirito italiano. Ci possiamo ritenere soddisfatti e orgogliosi di come si è svolta questa edizione. Complimenti a chi ha vinto, ma anche a chi ha saputo gareggiare con lealtà e sano spirito di competizione.

Articolo tratto da www.ilsole24ore.com

Mille Miglia 2019: vincono Moceri e Bonetti


MILLE MIGLIA: I PRIMI TRE CLASSIFICATI, LE VOCI

È Giovanni Moceri il vincitore dell’edizione 2019 della Mille Miglia. Il pilota siciliano ha resistito agli ultimi assalti del bresciano Andrea Vesco e ha concluso la classifica al primo posto. Nel pomeriggio la passerella su viale Venezia ha ufficializzato il suo trionfo. Il pediatra di Palermo ha percorso i 1801 chilometri della gara in coppia con il giornalista bresciano Daniele Bonetti, con cui corre da una decina d’anni.

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Moceri ha vinto tutte le più importanti gare di regolarità in Italia. Gli mancava proprio quella più prestigiosa, la Mille Miglia: «Siamo contentissimi – ha spiegato sul palco di viale Venezia – lo scorso anno ci eravamo andati vicini, quest’anno ci siamo riusciti. È stata una gara bellissima, difficile e molto tecnica. Siamo orgogliosi di aver portato un’Alfa Romeo del museo di Arese sul gradino più alto del podio».

Dietro a Moceri la coppia bresciana Andrea Vesco e Andrea Guerini, al terzo posto il campione argentino Juan Tonconogy.

Moceri è uno dei campioni indiscussi della regolarità: proprio lo scorso anno ha vinto il GP Nuvolari e la Targa Florio Classica, arrivando terzo al Campionato italiano grandi eventi. Il pilota ha inoltre vinto due coppe d’oro delle Dolomiti (2007 e 2011), un GIro di Sicilia, due coppe Milano Sanremo.

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Articolo tratto da www.giornaledibrescia.it

1000 Miglia 2019, la Classifica della terza giornata

Gli aggiornamenti dal percorso dopo tappa 3
Cominciata la risalita della 1000 Miglia 2019: la Classifica comincia a delinearsi, ma occhio al meteo.

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Il terzo giorno della 1000 Miglia 2019 ha visto la lunga carovana, composta da 430 autovetture al via da Brescia, partire dalla Capitale italiana per arrivare a Bologna intorno alle 21.00 di Venerdì 17 Maggio. Una giornata contrassegnata dal mal tempo ma non dall’assenza di pubblico, che si è assiepato soprattutto nei centri cittadini per veder sfilare le eleganti coppie in gara. Ecco dunque com’è andato il Day 3 e la Classifica aggiornata.

Il giro di boa della mattina
La terza tappa della 1000 Miglia 2019 ha visto le vetture della Freccia Rossa lasciare Roma alle ore 6.30, direzione Bologna. Ieri, al termine della giornata, la classifica provvisoria segnava questi piazzamenti: in cima alla graduatoria Andrea Vesco – Andrea Guerini (Team Villa Trasqua), con una Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato del 1929; al secondo posto il duo Giovanni Moceri e Daniele Bonetti (Team Alfa Romeo), a bordo di una Alfa Romeo 6C 1500 SS del 1928; in terza posizione sempre la Bugatti Type 40 del 1927 di Juan Tonconogy e Barbara Ruffini. Per quanto riguarda la Coppa delle Dame, guidava la graduatoria provvisoria l’equipaggio composto da Franca Boni e Monica Barziza su una Lancia Aprilia 1500 del 1949.

Dopo la partenza, le vetture hanno attraversato Viterbo, Radicofani, Castiglione d’Orcia per arrivare alle ore 12.30 a Siena, dove si è svolta la pausa pranzo presso il Palazzo Pubblico. Il viaggio è poi ripreso verso Vinci, passaggio che ha omaggiato il borgo che ha dato i natali al genio del Rinascimento italiano Leonardo. E ancora Montecatini Terme, Pistoia, Firenze, attraverso il Passo della Futa e della Raticosa. «Roma, la Città Eterna, ci saluta ancora una volta con il suo fascino senza tempo: ogni edificio, ogni muro, ogni angolo sa di storia, di arte, di cultura. E anche l’accoglienza è sempre molto calorosa, grandi e piccini ai bordi delle strade sanno trasmettere un entusiasmo e un’ospitalità genuinamente italiane. I piloti sono concentratissimi, sarà una giornata decisiva per le sorti di questa trentasettesima edizione» le parole di Alberto Piantoni, Amministratore Delegato di 1000 Miglia Srl.

Articolo tratto da www.motorionline.com

Mille Miglia 2019, da Bologna a Brescia: la quarta e ultima tappa

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Una quarta tappa all’insegna delle novità per la Mille Miglia 2019. Il percorso rispetto allo scorso anno è del tutto cambiato: niente passaggio milanese, per esempio, ma tanta Emilia Romagna prima dell’ingresso trionfale nel Bresciano.

Oggi alle 7 via da Bologna diretti verso la Leonessa, finale di tappa della Mille Miglia 2019, con Moceri e Bonetti ancora in testa e Vesco e Guerini a dar battaglia. Non certo un percorso lineare, quanto piuttosto una serie di lente deviazioni in modo da toccare alcuni tra i più caratteristici angoli delle ultime due regioni che saranno attraversate dalla corsa: Emilia Romagna e la nostra Lombardia.

Alle spalle Bologna, dunque, il serpentone ha attraversato Modena e Reggio Emilia, poi si sposterà sugli Appennini per toccare Langhirano e Parma. Proprio a Parma sarà effettuata la sosta per il pranzo a palazzo Ducale: le auto saranno parcheggiate in bella mostra nel parco del palazzo.

Trascorsi i consueti 45 minuti necessari per il pasto, gli equipaggi si dirigeranno verso Busseto e Cremona, dove effettueranno una sosta in piazza Guglielmo Marconi: anche qui, occasione ghiotta per apprezzare le auto da vicino. Poi arriveranno a Montichiari, in piazza Santa Maria, a Ghedi, dove all’aeroporto militare faranno una prova cronometrata per il Trofeo Diavoli Rossi, quindi Travagliato, con un controllo timbro in piazza Libertà. Infine, la meta più agognata: Brescia.

Le auto storiche saranno come di consueto precedute al loro passaggio dai due «tributi», il Ferrari Tribute 1000 Miglia e il Mercedes-Benz 1000 Miglia Challenge, che insieme portano in strada la bellezza di 140 supercar moderne: la prima vettura a oltrepassare il traguardo all’Iveco lo farà alle 14.30; la prima della Mille Miglia alle 16.

Articolo tratto da www.giornaledibrescia.it

1000 Miglia terza tappa Viterbo, ammirato l’equipaggio viterbese

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La 1000 Miglia 2019,è arrivata a Viterbo di primo mattino ma il momento è sempre il migliore per chi ambisce ad assistere al passaggio del convoglio della Freccia Rossa. Venerdi 17 maggio terza tappa.
Abbiamo atteso l’arrivo delle vetture nella sosta successiva presso l’area di sosta “Radicofani”, subito dopo il paese di Acquapendente, al rilevamento dell’orario, ansiosi di veder passare l’unico l’equipaggio Viterbese che partecipa alla 37° edizione delle 1000 Miglia. Il Team è composto dal costruttore Massimo Saggini come pilota e Domenico Struzzi come navigatore su una Jaguar XK 120 SE del 1954. La Jaguar XK 120 è stata un’autovettura sportiva di lusso prodotta dal 1948 al 1954 in soli 12.000 esemplari. E’ stata la prima vettura della casa automobilistica del giaguaro dal carattere sportivo, dopo la SS 100. Si chiama così 120 perché si riferiva alle 120 miglia orarie che raggiungeva, corrispondenti a circa 190 km all’ora di velocità massima. Era disponibile in due versioni una aperta Roadster ed una Cabriolet, oltre ad una chiusa, la versione Roadster che ebbe molto successo nelle competizioni, Infatti questi esemplari modello XK120 sono molto ricercate dai collezionisti, oltre che per la linea sportiva, perché montano un motore di 3400 centimetri cubici con sei cilindri in linea. Nella confusione che caratterizza l’arrivo ai controlli obbligatori, l’equipaggio della Jaguar di Massimo Saggini con la cordialità che gli è abituale ci riconosce e accosta al bordo della strada, il pilota si dichiara subito molto soddisfatto di come stanno andando le cose e al momento è 120° su oltre 450 iscritti e sottolinea con un gran sorriso: “Ce la stiamo mettendo tutta…” Il tempo utile per un saluto riprende postazione e riparte con il rombo del suo sei cilindri. Nel frattempo la fila davanti al controllo orario si è liberata e il tempo in queste gare di regolarità è un fattore determinante.Le auto si dirigono verso la Val d’Orcia la tappa si concluderà nella tarda serata a Bologna con l’arrivo in piazza Maggiore. Sicuramente a distanza di tanti anni la 1000 Miglia mantiene inalterato il suo fascino e la partecipazione di equipaggi di tutto il mondo ne è una conferma. Sono stati gli i amici del Veteran Car Club di Viterbo a permetterci questo breve incontro.
Veteran Car Club di Viterbo è l’associazione che si è costituita alla fine del 1988 ed ha iniziato la sua attività nel 1989, è un club federato ASI AUTOMOTOCLUB il suo nuovo presidente Giancarlo Carli con il suo dinamismo in breve tempo sta mettendo a pnto il programma per l’evento legato ai festeggiamenti dei 30 anni dell’associazione, una bella manifestazione che si terrà da venerdì 24 Maggio fino a domenica 26 maggio nella piazza San Lorenzo adiacente il Palazzo dei Papi in cui sarannoe sposti esemplari unici quali Cadillac, Buick e altri, altrettanto prestigiosi, che sicuramente richiameranno numerosi visitatori anche da fuori provincia. La manifestazione si svolgerà in contemporanea con il trentennale della famosa “Coppa dei due laghi” gara di regolarità per auto storiche, inserita nel campionato Italiano con la presenza di equipaggi provenienti da molte regioni d’Italia, che mette Viterbo in primo piano nel mondo delle auto d’epoca, un’occasione in più per attirare un turismo qualificato nella Tuscia.
Per la Tuscia la passione per i bolidi non finisce con questa tappa della Mille Miglia l’appuntamento per tutti i simpatizzanti sarà per il prossimo fine settimana.

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Articolo tratto da www.tusciaup.com